Novena: 9 giorno – La Madonna del Buon Gesù è la nostra Madre, è la Madre dei nostri giovani

Presentiamo le omelie del nostro Vescovo emerito Mons. Giancarlo Vecerrica per la Novena della Madonna del Buon Gesù 2017. Cliccando questi link troverete le omelie precedenti:

Qui sotto l’omelia per il 9° giorno, cioè il 7 settembre.

 

  1. L’itinerario educativo di questa novena.

Abbiamo percorso questo cammino per ritrovare e riconoscere la nostra Madre. Lei c’è sempre. A noi riconoscerla e amarla, invocarla e seguirla. Siamo partiti dalla certezza dataci da Papa Francesco a Fatima: “Abbiamo una Madre!”. Maria di Nazareth ha squarciato il mondo accogliendo nel Suo seno la presenza di Dio, che da Lei ha iniziato e continuato la sua presenza nel mondo. Dove c’è Gesù, c’è Dio e c’è Sua Madre. Ecco le proposte di questa novena, che giorno per giorno abbiamo seguito: Madre del nostro popolo; Madre dei poveri, cioè dei giovani; Madre delle nostre famiglie; Madre della nostra città; Madre della trasmissione della fede; Madre della vita come appartenenza alla Chiesa; Madre della Chiesa come compagnia; Madre della vita come vocazione; ed oggi “la Madonna del Buon Gesù è la nostra Madre, è la Madre dei nostri giovani”.

Abbiamo fatto queste riflessioni, soprattutto, perché noi adulti possiamo interessarci di più dei nostri “poveri” giovani e perché i giovani si sentano chiamati a una vocazione sempre più alta, per rompere la loro infelicità e aprirsi alla felicità che non delude.

Il documento preparatorio che il Papa ha presentato per il prossimo Sinodo del 2018, che ha come tema: “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, inizia così: “’Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena’ (Gv 15,11): ecco il progetto di Dio per gli uomini e le donne di ogni tempo e dunque anche per tutti i giovani e le giovani del III millennio, nessuno escluso”. In un’altra occasione il Papa ha detto: “Non esistono bambini cattivi, adolescenti del tutto malvagi, ma esistono persone infelici, alle quali vogliamo dire: tutti siamo figli amati dal Signore … e ricordare loro che hanno una Madre, che li attende”.

Cari giovani, siete importanti perché siete amati da Gesù e la Madonna è vostra madre e vi attende. Cari adulti ed educatori, anche se oggi è difficile, accompagnate sempre i giovani nella loro vita. Sentite cosa dice Jean Vanier, fondatore dell’Arca: “Uno non sa veramente cosa vuol dire amare, finché non ha dovuto amare delle persone difficili, o anche assai difficili, se non addirittura impossibili da amare”.

Il mio intento è quello di aprire il cuore di noi adulti a questa urgenza pastorale e offrire un modo di accompagnamento dei giovani per farli somigliare a Gesù, che “cresceva e si fortificava, pieno di sapienza” (Lc 2,40). Questa urgenza ci è segnalata dal Signore fin dal profeta Aggeo: “Riflettete sul vostro comportamento … avete seminato molto, ma avete raccolto poco” (Ag 1). Come anche il profeta Gioele ci dà la ragione dell’urgenza di comunicare con i giovani perché “lo spirito del Signore è su di loro” (Gl 1).

Ad una giovane donna, Maria, viene affidato il Figlio di Dio. Da quel momento la Madre lo custodisce fino alla fine. E nel sacrificio supremo Gesù stesso ci affida a Lei, dicendo ad ognuno: “Figlio, ecco tua Madre”, che ti custodirà per sempre.

Imitiamo i sacerdoti indicati da Papa Francesco. A me piace ricordare don Lorenzo Milani perché è stato un punto di riferimento per me giovane prete. Il Papa ha detto di lui: “La sua inquietudine non era frutto di ribellione, ma di amore e di tenerezza per i suoi ragazzi, per quello che era il suo gregge, per il quale soffriva e combatteva, per donargli la dignità che, talvolta, veniva negata”. Infatti così testimoniava don Lorenzo: “non mi ribellerò mai alla Chiesa perché ho bisogno più volte alla settimana del perdono dei miei peccati, e non saprei da chi altri andare a cercarlo quando avessi lasciato la Chiesa”.

  1. La storia della nostra diocesi è stata percorsa da questo itinerario educativo di accompagnamento.

Questo itinerario esistenziale ed educativo proposto in questa novena si innesta nella nostra storia di Fabriano, città di Maria, città della Madonna del Buon Gesù. L’abbiamo ricordata e rivissuta tutte le sere, questa nostra storia.

Nel 1456 San Giacomo della Marca, sospinto dalla predicazione di San Bernardino da Siena, propone la riforma della città di Fabriano, unificando i vari luoghi di cura delle persone malate e povere e fonda lo “Spedale della Madonna del Buon Gesù”, facendo dipingere come stendardo questo quadro, al cui centro c’è Gesù che tiene stretta la pianta della città di Fabriano. Si può riformare Fabriano a partire dalla carità e ponendola sotto la protezione della Madonna. Quanto è stato importante che il nostro Vescovo Stefano nel fare il suo ingresso in Diocesi, l’anno scorso, abbia scelto come primo luogo la visita all’ospedale di Fabriano, proprio a suggellare questo legame strettissimo tra Fabriano e la Madonna, come accadde nel 1456! Nei secoli seguenti la Madonna del Buon Gesù è stata il centro di Fabriano, il cuore e il punto di riferimento, nelle gioie e nei dolori. La città di Fabriano ha sempre riconosciuto che è stata salvata da Lei nei pericoli della alluvioni, terremoti e altri mali. Il Comune, più volte, ha fatto voti alla Madonna per ringraziarla.

  1. Ed ora come siamo messi a Fabriano e come guardiamo il nostro futuro?

Nel momento in cui Fabriano vive drammaticamente il desiderio di rinascita come può coinvolgere la Madonna del Buon Gesù, in quanto da secoli fa parte integrante della città?

Questa è la domanda di lavoro che vi lascio, credenti e non credenti. Tutti siamo stati toccati storicamente dalla Madonna del Buon Gesù. I suggerimenti sparsi in queste sere hanno toccato i vari soggetti di questa ricostruzione della nostra società. Ne indico due:

  • al primo posto, ho posto i poveri, e al primo posto della categoria dei poveri, ho posto i giovani. Il primo e urgente suggerimento è la cura dei nostri giovani, altrimenti, perdendoli, perdiamo tutto il futuro immediato. La Madonna del Buon Gesù è presente fra noi per essere carità, amore, per rendere felici gli sposi come a Cana; ci è stata data come Madre, per non essere più orfani; si è insediata a Fabriano per curare i malati: come è vera l’espressione di Papa Francesco che la Chiesa è come un “ospedale da campo”;
  • ecco il secondo suggerimento: la consacrazione alla Madonna del Buon Gesù. Nel 2010 abbiamo consacrato solennemente la Diocesi a Lei. Ogni anno l’abbiamo ripetuta e ci siamo proposti la recita dell’Angelus a mezzogiorno, dove uno si trova. Il suggerimento di questa novena è che ogni famiglia compia l’atto di consacrazione o affidamento alla Madonna e la visita al suo Santuario, ogni volta che si frequenta la città.

Conclusione.

I giovani sono i nuovi poveri di oggi.

Ecco gli aspetti che abbiamo troppo dimenticato e che vanno ricuperati, per non

continuare a perdere i nostri giovani e a renderli sempre più poveri:

  • Il Sacramento della Confessione sia il luogo del recupero dei nostri giovani, ma è necessario accompagnarli a ritornare a questo luogo di rinascita.
  • Il rapporto filiale con la Madonna. L’umanità di Maria è decisiva in questo cammino di recupero dei giovani: li abbiamo persi perché li abbiamo staccati dalla Madre.
  • Il coraggio di noi sacerdoti ad affrontare qualsiasi sfida per incontrare i giovani, come ci propone Papa Francesco: “Non lasciamoci imprigionare dalla tentazione di rimanere soli e sfiduciati, a piangerci addosso per quello che ci succede; non cediamo alla logica inutile e inconcludente della paura, a ripetere rassegnato che va tutto male e niente è più come una volta. Questa è l’atmosfera del sepolcro; il Signore desidera invece aprire la via della vita, quella dell’incontro con Lui, della fiducia in Lui, della risurrezione del cuore, la via del ‘Alzati! Alzati! Vieni fuori!’ E’ questo che ci chiede il Signore, e Lui è accanto a noi per farlo” (Carpi, 2/4/17).

Ogni sera abbiamo proposto delle domande di lavoro, in questa ultima sera vi chiedo di riprendere quelle domande e tentare di presentare al nostro caro Vescovo e ai vostri cari parroci le vostre risposte.

Buon lavoro di continuazione di questa novena.

Madonna del Buon Gesù, nostra Madre, prega per noi.