Presentiamo le omelie del nostro Vescovo emerito Mons. Giancarlo Vecerrica per la Novena della Madonna del Buon Gesù 2017. Clicando questi link troverete le omelie precedenti:
Qui sotto l’omelia per il 3° giorno, cioè il 1 settembre.
Nei due giorni precedenti abbiamo riflettuto e lavorato sul bisogno di ritrovare la Madre del nostro popolo e la Madre dei poveri, in particolare dei giovani. Questa sera riflettiamo sul tema: La Madre delle nostre famiglie. Le nostre famiglie senza la Madre si sfasciano.
- Di chi è la famiglia e a chi appartiene?
La Rivelazione Cristiana, Dio che si incarna nella realtà umana, ha una incidenza straordinaria nella vita umana, e perciò soprattutto là dove essa nasce, cresce e si sviluppa, che è la famiglia. La fede cristiana ha a che fare con la vocazione al matrimonio, alla realtà dei figli e alla cultura e politica della famiglia, che non possono prescindere dalla sua origine. La famiglia è di origine divina come è evidente dal racconto della creazione (cfr. Genesi). E per questo Gesù l’ha salvata riportandola alla sua origine, al disegno di Dio, alla sorgente della sua felicità. Infatti all’origine dell’Incarnazione di Dio c’è una famiglia, c’è il sì di Maria a diventare Madre di Dio, la Madre di Cristo e perciò la Madre di coloro che da Lui sono salvati e liberati. Quindi la Madonna è la Madre per eccellenza di ogni famiglia che dà vita, di ogni comunità che rigenera. Profondamente evocativo è il quadro del Ridolfi che è al Monastero di San Silvestro, che rappresenta la Madonna che dona la comunione a San Silvestro. E’ Lei che ci dona Gesù. Profondamente paradigmatico è il fatto evangelico delle nozze di Cana: è la Madre che indica Gesù che può ridonare la felicità agli sposi. Questa è la prima uscita pubblica di Gesù che è per salvare una famiglia attraverso l’intervento di sua Madre.
La Madonna non è un riferimento devozionale, ma è la fontana, la sorgente del bell’amore. Per questo Papa Francesco dedica le sue energie al risanamento delle nostre famiglie. L’Esortazione Apostolica “Amoris Laetitia” è il tesoro di riflessioni e indicazioni per le nostre famiglie. Vi prego di procuravi e leggere questo testo. Al n. 30 il Papa scrive: “Come Maria, le famiglie sono esortate a vivere con coraggio e serenità le loro sfide familiari, tristi ed entusiasmanti, e a custodire e meditare nel cuore le meraviglie di Dio. Nel tesoro del cuore di Maria ci sono anche tutti gli avvenimenti di ciascuna delle nostre famiglie, che Ella conserva premurosamente. Perciò può aiutarci a interpretarli per riconoscere nella storia familiare il messaggio di Dio”.
Guardando il quadro della Madonna del Buon Gesù è singolare come è presentato Gesù: come un bambino, come il figlio della Sacra Famiglia. E Maria, imponente come mendicante, consegna a Gesù la nostra città. La Madonna appartiene alla nostre famiglie e le nostre famiglie appartengono alla Madonna del Buon Gesù.
- Anche tutte le comunità umane hanno relazione con Cristo e sua Madre.
Infatti ogni comunità, familiare e parrocchiale, scolastica e aggregativa, per la sua verità non può non riferirsi all’Autore di tutto, Dio, e al nostro Salvatore. Così per avere questa presenza salvatrice e ispiratrice c’è bisogno della Madre. Nella nascente prima comunità cristiana, gli apostoli, in procinto di aprirsi alla missione, erano riuniti attorno alla Madonna. Dal fatto cristiano entrato nel mondo nessuno può più prescindere. E il fatto cristiano è opera di Maria, la Madre di Gesù e la Madre di tutti (famiglie, comunità, figli).
I giovani sono i destinatari di ogni famiglia e comunità, che è chiamata a generare e tirare sù i figli.
I figli sono il cuore delle famiglie e delle comunità, in cui entra di diritto la dimensione mariana. I figli non sono una pretesa, ma un dono che viene dall’alto; non sono un possesso ma una profezia; non sono uno strumento ma la ragione di vita, che è dare vita. Per la vita delle nostre famiglie e delle comunità, cioè dei giovani i veri destinatari di esse, c’è solo una sorgente: Maria di Nazareth, che dà Gesù, che indica Gesù, che è l’unica possibilità di riuscita umana.
- Come tenere viva la presenza della Madre nelle famiglie e nelle comunità. Papa Francesco in “Amoris Laetitia” al n.318 dà delle preziose indicazioni: “Si possono trovare alcuni minuti in famiglia ogni giorno per stare uniti davanti al Signore vivo, dirgli le cose che preoccupano, pregare per i bisogni familiari … chiedergli aiuto per amare … chiedere alla Vergine di proteggerci con il suo manto di madre. Il cammino comunitario di preghiera raggiunge il suo culmine nella partecipazione comune all’Eucaristia, soprattutto alla domenica”.
La partecipazione insieme, genitori e figli, alla messa domenicale e al sacramento della confessione non è una pia pratica, ma è la rinascita di famiglie nuove e quindi la rinascita della nostra città. E’ il refrigerio e la sicurezza, è la vera ricchezza che riempie la povertà. C’è un altro atto molto interessante che è la consacrazione della famiglia alla Madonna, ma di questo ne parlerò all’ultimo giorno della novena.
Il mio educatore don Giussani proponeva alle famiglie una ricetta facile facile: ogni sera recitate insieme tre Ave Maria. E ripeteva: sembra facile, ma dire tre Ave Maria insieme anche quando si è fatto questione è veramente impegnativo, ma è soprattutto educativo perché rimanda le questioni al Mistero a cui apparteniamo. Ritornare ogni sera alla Madre di ogni famiglia è salvare certamente e concretamente la propria famiglia. Con lo sguardo a Lei si purifica il male di ogni famiglia e ci si apre a orizzonti più alti e fecondi.
Conclusione
Allora, amici, abbiamo un bel lavoro di riflessione e di proposte da svolgere personalmente ed anche in famiglia e con gli amici.
Per questo vi suggerisco due domande:
- come riproporre più efficacemente la dimensione mariana nelle nostre famiglie?
- come educare i nostri giovani a questa relazione affettiva verso la loro vera Madre?
Le invocazioni appassionate di questa sera sono queste:
- Madre delle nostre famiglie, prega per noi
- Madre dei nostri giovani, prega per noi