Disposizione circa le processioni

Prot. N. 41/2021-SV

Fabriano, 30 luglio 2021

Reverendi Confratelli e Religiosi/e,

desidero raggiungervi con questa breve lettera mentre siamo nel cuore dell’estate, stagione dell’anno propizia per il riposo e per lo svago, per rendervi partecipi di quanto nella giornata di ieri è stato notificato a noi Vescovi dalla CEI mediante una lettera della Presidenza (Prot. N. 528/2021), in riferimento a nuove disposizioni da osservare in questa fase dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Purtroppo la pandemia, non è ancora finita! Anche se si scorgono segnali incoraggianti con la diminuzione dei contagi, grazie anche alla campagna vaccinale in corso, e una ripresa della normalità della vita, non bisogna abbassare la guardia con comportamenti superficiali e sconsiderati che possono arrecare danno a noi stessi e a chi ci sta intorno, specie ai più anziani e ai più fragili.

Pertanto considerata la nuova situazione epidemiologica, facendo appello al senso di responsabilità di ciascuno, invito i Parroci e gli Operatori Pastorali delle Comunità ecclesiali ad attenersi a quanto viene indicato, esortandovi a rispettare le norme richieste dalla nuova circolare del Ministero dell’Interno, Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione (Prot. 0001280 del 28/07/2021).

Tuttavia mi preme di rendere noto che, contrariamente a quanto previsto dalla nota Ministeriale, per quanto concerne le processioni religiose, visto l’aumento esponenziale della variante Delta, in via del tutto prudenziale, facendo appello al buon senso, in attesa di un’auspicabile normalità, rimane in vigore il decreto arcivescovile del 14/04/2020 – prot. N. 17/2020L; pertanto non potranno essere svolte.

Mentre ci prepariamo alla ripresa autunnale delle attività pastorali presumibilmente ancora condizionata dalla pandemia, vi chiedo a ciascuno il massimo impegno nell’assumere comportamenti di prudenza, attenzione e responsabilità, ed invito tutti – in questo “singolare” tempo di riposo – ad intensificare la preghiera per invocare dal Signore il conforto del cuore e la liberazione dal male.

Assicurando la mia paterna benedizione, Vi saluto tutti con cordiale e paterno affetto.

+Francesco Massara,
Vescovo