La pastorale della famiglia. Dall’esperienza della misericordia alla chiamata a vivere e servire la famiglia. E’ il tema del Mercoledì della fede che si è tenuto mercoledì scorso 8 febbraio. Chiesa parrocchiale della Misericordia gremita di giovani e non per ascoltare una testimonianza attuale. Dopo il convegno con l’associazione Retrouvaille che segue coppie in difficoltà che vogliono evitare la separazione (informazioni al numero 340-3389957, rispondono Laura e Elio), è arrivato il momento dell’associazione Centro Formazione Betania di Roma. Pierluigi e Gabriella Proietti hanno raccontato la loro esperienza e il loro vissuto fatto di dolore, disperazione, abbandono nelle mani di Dio fino alla rinascita con un nuovo matrimonio. “Non siamo maestri – hanno detto. – Abbiamo alle spalle fallimenti e delusione. Siamo testimoni. Vogliamo dire a tutti che è vivere il matrimonio in modo cristiano è possibile e permette di superare gli ostacoli.” I coniugi hanno alle spalle due matrimoni poi annullati dal Tribunale della Rota Romana. Hanno due figli ormai grandi. E guardano al passato. “Ci siamo sposati come dilettanti allo sbaraglio, in modo inconsapevole. Ad ogni difficoltà ci trovavamo da soli. La separazione, poi, è stata traumatica per i figli perché non esiste un taglio indolore, in nessuna parte del mondo. I figli non saranno mai tranquilli davanti alla distruzione del proprio nucleo familiare.” Poi la rinascita.
“Siamo stati salvati da alcuni parenti che ci hanno soccorso e condotto all’interno della Chiesa. Avevamo bisogno – hanno confidato – di guarigione e forze, finalmente, ci stavamo accorgendo che così non si poteva andare avanti. In quel periodo ci siamo conosciuti: nessuno ci ha giudicato. Abbiamo iniziato, pian piano a frequentarci, con una consapevolezza che nel nostro precedente matrimonio non avevamo con i nostri rispettivi coniugi. Non si esce da un matrimonio per entrare in altro! E’ stato un cammino lungo, durato anni, dove abbiamo capito l’importanza di ricostruire qualcosa insieme con l’aiuto di Dio. Dopo otto anni da quell’incontro in parrocchia ci siamo sposati. Abbiamo ottenuto, nel frattempo, l’annullamento del matrimonio. Ringraziamo il Signore che ci ha fatto capire una cosa importante: la grazia che abbiamo sperimentato con mano l’avremmo dovuta mettere a disposizione della Pastorale familiare per tutte le coppie in difficoltà.” E’ nato, così, il Centro di Formazione Betania a cui noi abbiamo dato la nostra disponibilità fin da subito con altre coppie di consulenti familiari. “Testimoniamo la drammaticità della separazione che va evitata a tutti i costi – hanno detto entrambi – con la vicinanza umana e spirituale di altre coppie che hanno visto e vissuto quel tunnel”. Un lavoro che va avanti tutto l’anno a Roma e non solo.
“Parliamo di accompagnamento di vita alle coppie in difficoltà – hanno raccontato – poi parliamo, ascoltiamo per aiutare mariti e moglie a reagire e a non disperdere quanto costruito.” L’analisi della realtà di oggi è allarmante e fa riflettere. “Siamo in balia del desiderio, vince sempre la voglia del momento, non facciamo più scelte ponderate, ma quello che ci va. Nelle famiglie – hanno evidenziato – manca il capofamiglia e le moglie indossano i pantaloni al posto del marito. Serve più equilibrio e più tempo da dedicare alla vita di coppia che, tra lavoro e figli, non trova mai spazio.” Salvare la famiglia è possibile? Si. La testimonianza di Pierluigi e Gabriella ha confermato l’urgenza di creare una rete di operatori familiari a difesa della famiglia, la chiesa domestica dove tutto ha inizio. Per maggiori informazioni visitare il sito www.centroformazionebetania.it
(foto: Arteconi Foto Grafica Fabriano: preghiera introduttiva con don Alberto Castellani)
Marco Antonini