Messaggio Pasquale 2012 Mons. Giancarlo Vecerrica

 

A Fabriano, in questi giorni, in vista delle elezioni comunali, si parla molto di proposte, mentre la situazione economica e lavorativa è sempre più grave, il futuro sempre più incerto e la sfiducia cresce.
Nei comuni della Diocesi, Matelica, Sassoferrato, Cerreto d’Esi, Genga, si riflette su come superare la crisi che viviamo e che mette tanta preoccupazione nelle famiglie, anche perché lascia parcheggiata buona parte dei giovani, inducendoli al rischio della passività.

La nostra Chiesa diocesana quest’anno porta avanti l’invito a “educare alla vita come vocazione”,consapevole che tutti sono chiamati a incontrare quella novità che dalla prima Pasqua cristiana ha rinnovato il mondo.
La luce pasquale per il mondo c’è. Papa Benedetto XVI racconta: “Io sono rimasto particolarmente colpito dalla storia di un uomo che, essendo in coma, aveva l’impressione di stare in un tunnel oscuro, ma alla fine vedeva un po’ di luce e soprattutto sentiva una bella musica. Mi sembra che questa possa essere una parabola della nostra vita: spesso ci troviamo in un tunnel oscuro in piena notte, ma, per la fede, alla fine vediamo luce e sentiamo una bella musica, percepiamo la bellezza di Dio, del cielo e della terra, di Dio creatore e della creatura; e così, è vero, spe sumus salvati” (cfr. Rm 8,24).

La morte e risurrezione di Gesù ha riportato la positività nella realtà umana, per cui tutto diventapossibile, perché Cristo, “centro del cosmo e della storia” (Giovanni Paolo II), è presente: ha portato tutto il tempo e lo spazio dentro la sua risurrezione.
La realtà, allora, ci è data per essere illuminata, corretta, ricreata con la presenza della novità del Crocifisso risorto.
E’ straordinaria la tenerezza di Dio per gli uomini, tanto che ci fa dire pieni di meraviglia: “che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell’uomo, perché te ne curi?” (Salmo 8).