Eminenza Carissima Card. Camillo Ruini!
Ben tornato tra noi, in questa nostra bella Cattedrale della diocesi di Fabriano-Matelica!
La Sua presenza e la Sua parola sono un dono atteso, gradito e propiziatorio.
Qui, ora, si compie il miracolo di Dio che scende tra noi per sostenere il nostro faticoso cammino umano e per sfamarci, dandoci un pane che è lievito per il pane quotidiano.
Il Congresso Eucaristico Nazionale dal titolo “Signore da chi andremo?”, che oggi abbiamo svolto nel titolo “Eucaristia nel tempo dell’uomo: lavoro e festa”, ci ha coinvolti ed oggi con le riflessioni e le testimonianze ci ha aperto alla speranza ed a un progetto di impegno per il nuovo anno.
Il buio, o peggio il guazzabuglio della crisi del lavoro che ci ha disorientato non è la parola definitiva della nostra storia. Su questo uragano scende la luce e il lievito che aprono al senso per non smarrire la strada e, nello stesso tempo, ci aprono il cuore alla logica del dono e della fraternità, riempiendoci di entusiasmo perché la vecchiezza del male sia superata e vinta dalla giovinezza dello spirito, che ci viene comunicata all’incontro con Cristo in questa Chiesa viva.
I giovani che sono stati alla GMG di Madrid, al Meeting di Rimini, al Congresso Eucaristico di Ancona, saranno sostenuti da noi adulti: li sosteniamo per rinnovare la nostra giovinezza dello spirito.
Lei, Eminenza ha sempre indicato la speranza al popolo italiano. Da Lei abbiamo imparato a sperare e lottare per superare il relativismo che ci sommerge.
La mia città e diocesi è lieta di avere Lei e i convegnisti del Congresso Eucaristico. Sono certo che come pastore riceverò nuove proposte, offerte e collaborazione da parte di tutti voi, per diventare volontari e samaritani di questa speranza.
Invochiamo la Madonna del Buon Gesù, che dal 1456 ha difeso la nostra città e che domani festeggeremo, perché continui a proteggerci e convertirci.
+ Giancarlo Vecerrica
Vescovo di Fabriano-Matelica
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