All’Oratorio anche in estate

Da diversi anni, in tutta Italia, gli oratori sono una garanzia. Grazie all’intuizione di San Giovanni Bosco, ancora oggi, l’oratorio rappresenta un luogo impregnato di sani valori, uno spazio per tutti, senza distinzione di razza, lingua e cultura. L’accoglienza reciproca prima di tutto. Con la pausa estiva delle scuole, rappresentano l’unico posto dove bambini e ragazzi possono giocare, conoscersi, esercitare il pensiero, divertirsi e, perché no, imparare qualcosa di nuovo con il sorriso. Le famiglie possono scegliere se far frequentare i figli mezza giornata o tutto il giorno, con cifre modiche. Molte delle attività e dei servizi forniti si fondano sul volontariato. Oggi, mentre l’incertezza domina in tanti settori, si può affermare con certezza che ci si può fidare dell’oratorio! Nella nostra diocesi sono funzionanti fino a tutto luglio diversi centri, sia quelli di città che di periferia e sono coordinati da don Andrea Simone con un referente per ogni oratorio.

Alla Sacra Famiglia, il Sa. Fa. Park – ci racconta la coordinatrice Serena Camilli Meletani – è aperto tutto l’anno dalle ore 14 alle ore 18, con una media di trenta ragazzi al giorno che frequentano il centro sito in via Campo Sportivo. L’età varia dai 10 ai 15 anni. Oltre ai tornei sportivi con l’Oratorio Cup, i ragazzi hanno svolto interessanti uscite sul territorio, con escursioni in montagna e nelle fattorie tra giugno e luglio, si sono divertiti molto nel laboratorio “Giochi di strada” che quest’anno ha visto la collaborazione con la Porta Pisana per il Palio di San Giovanni. Inoltre in molti hanno realizzato un murales per la Festa della Felicità di Argignano: tema, l’Unità d’Italia. C’è sempre molto spazio per il volontariato. I ragazzi del Sa. Fa. Park aiutano presso l’Emporio Guazzabuglio, una struttura per portatori d’handicap.
Inoltre, si sono vestiti da camerieri per la festa del quartiere. Per il nuovo anno oratoriale che partirà a settembre, si insisterà sul tema del volontariato e si continuerà la collaborazione in rete con gli altri oratori.

“Alla ricerca del nostro cuore” è il titolo del campo estivo 2011 organizzato dall’oratorio Centro Edimar della Parrocchia di San Nicolò di Fabriano.
Il campo iniziato lunedì 4 luglio, termina il 29 luglio. Dalle ore 7.45 alle 17 il chiostro della parrocchia si anima della presenza di una cinquantina di bambini ed animatori pronti ad affrontare questa nuova avventura tra attività, laboratori e grandi sfide che vede come protagonista il proprio cuore. Il viaggio dell’Edimar parte da quel punto rosso che conduce tutti verso le stelle, accomuna tutti, credenti o non credenti, uomini o donne, bambini di ogni razza cultura e fede. L’immagine dell’Icaro di Matisse, scelta in modo appropriato per questo viaggio, simboleggia la ricerca continua di bellezza, che si esprime nel canto, nella musica, nel teatro, nel gioco, nel disegno e in tante altre manifestazioni.
“L’avventura è iniziata ed è veramente affascinante condividerla insieme a tanti amici, parole di chi lo sta vivendo” ci confida emozionata Elisabetta Cammoranesi, in attesa di ripartire a settembre con le attività pomeridiane, tra laboratori e aiuto ai compiti.

Anche nella parrocchia Santa Maria in Campo si è svolta “L’isola che non c’è”: l’oratorio estivo che ha visto tanti bambini per 4 settimane, dal 13 giugno all’8 luglio,divertirsi con il responsabile Giuseppe Papaleo. Un avventura basata sulla storia di Peter Pan, tratta dai racconti originali di Barrie: la vera storia di Peter, il bambino che non voleva diventare grande. Il tema della proposta educativa è stato: come aiutare ogni bambino e ragazzo a vivere meno traumaticamente possibile la voglia prepotente che sente in sé di crescere, di andarsene e di trovare la propria autonomia. É il tema del diventare grandi, dell’insorgere della maturità, del tempo che passa e che non può non lasciare segni. Non ci si può rifiutare di crescere e non si può crescere male. In secondo luogo il centro ha fatto un’analisi del rapporto ragazzo/famiglia. In un’epoca in cui essa sta attraversando un periodo di crisi, il percorso oratoriale, in sinergia con i volontari della parrocchia, ha voluto far vivere ai ragazzi un cammino di distacco e di riscoperta del nucleo familiare, sperando di averli aiutati a trovare e a vivere valori nuovi nel rapporto con i genitori. Il campo estivo è stato caratterizzato da tre tappe che ne hanno scandito l’itinerario: la preghiera iniziale e assunzione degli impegni; la liturgia penitenziale all’eremo di San Silvestro e la celebrazione Eucaristica.
Non sono mancati i giochi, i laboratori manuali, la musica, il ballo e le uscite/gite fuori dal “Tesoro nel campo”.

A San Giuseppe Lavoratore è Cristian Strambolini a raccontarci l’anno trascorso con ottanta iscritti. Aperto dalle ore 15 alle ore 19.30 l’Oratorio ha organizzato molte belle attività: dall’aiuto nei compiti del doposcuola, al laboratorio di teatro che ha messo in scena un piccolo spettacolo a giugno per la festa insieme ai genitori; dal laboratorio di creatività che a Natale ha realizzato un piccolo presepe, al laboratorio di informatica. Sono state tante, inoltre, le iniziative proposte a tutta la comunità: la Castagnata a novembre; il Carnevale per i bambini del catechismo; la Discoteca per tutta la famiglia e la Corrida per la Festa del primo maggio. L’anno di attività si conclude, per una breve pausa estiva, con il campo estivo che per tre settimane ha fatto giocare, pregare, riflettere i piccoli su tanti temi importanti come l’amicizia, la collaborazione, la fiducia, la fede… “Che dire? La soddisfazione è tanta per me come responsabile e per tutti i volontari che costantemente collaborano per rendere viva e briosa la Parrocchia di San Giuseppe. Un grazie va al Parroco Don Tonino, al diacono Nicola e alla Castelvecchio Service che hanno accompagnato e sostenuto la realizzazione di tutte le attività” conclude il responsabile.

Nella parrocchia della Misericordia è don Andrea a coordinare l’Oratorio. In questi giorni si trova in missione in Uganda insieme ad alcuni ragazzi e a Paolo Strona. Don Luigi Monti, entusiasto, ci racconta che per tre settimane di luglio sono stati attivi dalle 8 alle 17 per giochi e laboratori, mentre tutti i pomeriggi dell’anno gli impianti sportivi sono aperti a tutti. Ruotano intorno all’oratorio circa cinquanta giovani al giorno di età compresa tra i 6 e i 18 anni. C’è anche la formazione: gli animatori si incontrano due volte a settimana per confrontarsi e per un bel cammino di fede.

Anche a Melano, nei locali parrocchiali, l’oratorio è rimasto aperto tutti i giorni, dal 13 giugno al 29 luglio, dalle 8,30 alle 16,30, ci spiega la responsabile Carla Zitelli. Ogni giorno quasi trenta bambini di età compresa tra i 6 e i 12 anni hanno frequentato i locali. La mattina è iniziata sempre con il parroco, don Gino, che ha introdotto la giornata con un momento di preghiera e riflessione. “Abbiamo avuto la collaborazione di dieci ragazzi di 14-18 anni che da due anni ci aiutano per animare i giochi e per l’organizzazione del pranzo. È una squadra molto giovane quella attiva a Melano” ci racconta Carla. Si sono svolte uscite nelle frazioni limitrofe e una per ammirare le infiorate del Palio. Sono stati a Roma a pregare alla tomba di Giovanni Paolo II. Una volta a settimana c’è stato il laboratorio di cucina, poi tornei, escursioni in bicicletta, passeggiate, compiti e un po’ di animazione alla lettura in collaborazione con la Biblioteca Comunale. Inoltre un gruppo di ragazzi ha vissuto l’esperienza del pernottamento per due notti a Pascelupo mentre i ragazzi dello staff dell’oratorio hanno vissuto una esperienza in tenda coordinata da Gabriele Canullo. Dopo la pausa di agosto di ricomincia con le attività e in vista c’è già il 2° presepe vivente dei Bambini a Vallina.

Per il secondo anno consecutivo, oratorio vivo a San Donato, fortemente voluto dal parroco Don Aldo Buonaiuto. Milena, la responsabile, è intenzionata a tenere aperto il centro anche nel mese di agosto se ci fosse la richiesta dei genitori. Ci sono stati quarantasei iscritti, tra i 5 e i 13 anni e, ad aiutare, ci sono 8 giovani volontari. Le giornate sono scorse via velocemente tra giochi, compiti e preghiera. Per la festa del patrono, i ragazzi metteranno in scena uno spettacolo teatrale con ballerini di hip hop e con giochi di prestigio. Da settembre, poi, si ripartirà con le attività il sabato pomeriggio, dopo il catechismo.

La sorpresa di questa estate è la piccola parrocchia di Collamato, che, con l’entusiasmo del parroco don Antonio, ha organizzato un centro estivo per due settimane nei locali dell’Anspi. Quasi venti bambini di età compresa tra i 6 e i 12, hanno trascorso la giornata insieme, tra musica, giochi e cartelloni. Ad animare il tutto sono stati invitati alcuni ragazzi del gruppo Scout, mentre le mamme del paese hanno preparato pranzi deliziosi. Già si pensa di riproporre l’iniziativa l’anno prossimo, magari prolungando la durata.

A Cerreto d’Esi, l’oratorio è aperto tutti i giorni, dalle ore 15 alle ore 18, con una media di 30 bambini al giorno, con età tra i 6 e i 13. Una delle educatrici, Carla Carletti, ci descrive le attività. “Abbiamo fatto tornei, svolto un corso di chitarra, cineforum, lezioni di decoupage e di balli latino-americani, compiti e una recita finale sulla falsariga di Up, il film di animazione che vede protagonista un 78enne venditore di palloncini, Carl Fredricksen, che finalmente riesce a realizzare il sogno di una vita, quello di un’avventura magnifica, quando collega migliaia di palloncini alla sua casa e vola via verso la natura selvaggia del Sud America”. Inoltre, tutte le mattine, Parrocchia e Comune hanno organizzato una colonia nei locali della Scuola Primaria. Attuale il tema dell’anno: l’integrazione La coordinatrice sottolinea anche l’ottima collaborazione con l’istituto Comprensivo di Cerreto per seguire i bambini in difficoltà. Da settembre l’Arciprete don Gabriele sarà ancora più presente in oratorio e si darà il via ad un coro parrocchiale guidato dal seminarista Rubens.

A Matelica, la parrocchia Santa Teresa, guidata da Don Vincenzo Bracci, raduna tutti i giovani dai 12 ai 18 anni. Gli iscritti sono sessanta. L’orario estivo vede il susseguirsi di attività dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19,30. I responsabili sono: Gianni Gigliucci, Andrea Violi e Michele Codoni. L’oratorio ha una bella sala multimediale per il laboratorio di informatica, inoltre c’è molto spazio all’aperto per giochi di squadra e tornei vari. Sono dieci gli educatori che si alternano durante la settimana per coordinare l’iniziativa che, da questa estate, prevede anche qualche incontro notturno il giovedì sera per giochi e caccia al tesoro dopo la recita del Rosario. Il parroco è presente per colloqui e periodicamente incontra i genitori per fare il punto della situazione. Attualmente sono attivi anche due corsi di lingue: uno di spagnolo con insegnante madrelingua e uno di inglese, entrambi per i bambini da 6 a 10 anni.
Per settembre si vorrebbe iniziare un progetto di teatro e, per aumentare il coinvolgimento delle famiglie e anche dei nonni, si vorrebbe rimettere in funzione un campo di bocce. L’Oratorio di Santa Teresa – come quello di Melano e della Misericordia – si basa esclusivamente sul volontariato, per questo i responsabili ringraziano i commercianti del Centro Storico di Matelica che hanno contribuito alle spese. Notizia in esclusiva: la Prefettura di Macerata ha concesso alla parrocchia l’autorizzazione per distribuire frutta della Comunità Europea ai bisognosi della città attraverso l’oratorio e la Caritas.  E’ proprio il caso di dire “Per fortuna ci sono gli oratori”.


                                                                                               Marco Antonini