Dal Convegno Catechistico Diocesano, Antonella Spilli e Antonella Bartolini

Lunedì 07 Marzo, nell’Aula Magna della Scuola di Teologia presso il Seminario, si è tenuto il Convegno Catechistico Diocesano con la lezione – conferenza della Dott.ssa Simona Borello sul come comunicare la Parola di Dio.
Nella prima parte il tema trattato era “Omelia oggi: ispirazione, preparazione, esposizione”.
Partendo dal punto di vista di chi ascolta, la dott.ssa Borello ha cercato di dare suggerimenti per la preparazione delle omelie focalizzando l’attenzione sul modo migliore per comunicare. La preparazione di un’omelia dovrebbe articolarsi in tre tappe fondamentali. La prima tappa, cioè quella dell’ispirazione, guidata dallo Spirito Santo, ha come punto di partenza un momento di preghiera, cioè la contemplazione della Parola che si andrà a commentare. Poi consultando gli strumenti che ci sono a disposizione (Vangelo, Lezionario, Messale, ecc…) si dovrà chiarire il proprio obiettivo comunicativo e quindi i contenuti che permettono di raggiungerlo. La seconda tappa, cioè la preparazione è una parte non facile; fondamentale è porre l’attenzione sul “a chi espongo” e sul “come espongo”. L’assemblea, infatti, non è un nucleo omogeneo di persone (diverse per età, fascia sociale, cultura, ecc…) e la comunicazione avviene anche in modo non verbale (gesti, mimica facciale e tono di voce). Importante è calare il messaggio che si vuole trasmettere in quel preciso momento storico, in quella determinata comunità parrocchiale e in quel contesto in cui si opera. Poiché la necessità è quella di farsi comprendere da tutti, il linguaggio deve essere chiaro, esplicativo e atto ad attirare l’attenzione. Queste, insieme alla durata che non deve essere eccessiva, sono anche le caratteristiche da tenere in considerazione al momento dell’esposizione, che è la terza e ultima tappa dell’omelia.  
Conclusasi la prima parte con la cena preparata dall’equipe dell’ufficio catechistico diocesano, nella seconda parte della serata il tema trattato è stato: “Spunti e provocazioni per comunicare con i ragazzi”. Questa volta i suggerimenti della Dott.ssa erano principalmente rivolti a catechisti ed educatori. Anche per loro fondamentale è tenere sempre presente che l’obiettivo da raggiungere è la comunicazione della Parola a bambini e ragazzi. Considerando che questi destinatari sono “nativi digitali”, cioè immersi fin dalla nascita nel vortice della diffusione impetuosa delle tecnologie digitali, i mittenti devono adeguarsi e saper utilizzare tali strumenti. Essendo nel ben mezzo di una rivoluzione mediatica ancora in atto e quindi consapevoli che ci sono cambiamenti sociali e antropologici, si devono mutare le modalità di approccio educativo nei confronti delle nuove generazioni, perché il modo in cui si insegnava fino a poco tempo fa, non va più bene per insegnare oggi. In un tempo di crisi che vede il crollo di punti di riferimento di ogni tipo, bisogna accettare la sfida di tornare ad educare le nuove generazioni pensando che, seppure attraverso la percorrenza di nuovi modi, oggi catechisti ed educatori sono diffusori della Parola come lo furono i discepoli e che anche oggi come allora sono sempre accompagnati e sostenuti da Dio in questa missione.
L’Ufficio Catechistico Diocesano ringrazia per la numerosa partecipazione dei catechisti a entrambe le conferenze.

                                                                             Antonella Spilli e Antonella Bartolini,
                                                                                 Ufficio Catechistico Diocesano