Omelia di S.E. Mons. Giancarlo Vecerrica in apertura della “Settimana Eucaristica Parrocchiale”



La Liturgia è la grande circostanza in cui Dio ci chiama
. Per questo siamo insieme, Vescovo, clero e fedeli. “Cosa vuoi Gesù da me, da noi?”.
In questo tempo turbolento in cui viviamo abbiamo bisogno di sapere cosa vuole Dio da noi, dove andare, come comportarci, come realizzarci.
La Liturgia di questa Prima Domenica di Quaresima ci chiama ad imparare da Gesù.


1- Di fronte alle provocazioni come risponde Gesù?
Di fronte alle tentazioni come hanno risposto Adamo ed Eva, come ha risposto Gesù?
In tutti i tempi il demonio tenta, provoca, interviene; e ci prova così tutti, perfino con Gesù.
Noi, spesso, ci comportiamo come i primi, come tutti gli uomini e donne di tutti i tempi. E così la vita ci diventa sempre più oscura, scialba, rovinata.
Gesù, oggi, è qui ad indicarci la strada della giusta reazione alle tentazioni o alle provocazioni, che è quella di non fare da soli. Ma riferirsi immediatamente e coraggiosamente a Dio. La reazione di Gesù non è istintiva, ma teologica: Dio cosa dice? Dio cosa chiede? Dio cosa vuole, qui e ora, da me? San Massimo il confessore ci dice così: “L’anima è perfetta quando la forza delle passioni è rivolta completamente verso Dio”.


2- Questo atteggiamento di riportare sempre e tutto al protagonista della vita, che è Dio, è il valore della conversione.
Il Papa, nel suo Messaggio per la Quaresima, ci dice che la conversione è un combattimento “vittorioso”. Il monaco San Giovanni Climaco scrive: “Colui che procede nel suo cammino secondo Dio non finirà mai di essere in festa”.
Altri due aspetti ci indica il Papa sulla conversione:
1°) Conversione è non lasciarsi catturare dall’orgoglio e dall’individualismo;
2°) Conversione è sentirci, invece, parte di un corpo, il corpo di Cristo, coscienti della vocazione battesimale. Per questo, se poniamo Dio al centro di ogni momento della vita, se ci sentiamo parte del corpo di Cristo, siamo portati a seguire Gesù, a dare tutta la vita a Lui, e allora fioriscono quei fiori straordinari della Quaresima che sono la preghiera, il digiuno e la carità. La penitenza quaresimale, che comprende preghiera –  digiuno – carità,  è una urgenza e una gioia.
La quaresima, quest’anno la dedichiamo alla carità come fiume che sgorga dall’Eucaristia: ecco il cesto della carità, ed ecco la raccolta delle offerte per la nostra Caritas che ogni Parroco porterà all’offertorio della Messa Crismale.
La nostra  Diocesi è chiamata ad un’esplosione di carità in questo periodo critico: carità per le famiglie bisognose, carità per la Diocesi stessa che sta intraprendendo tante iniziative. Sempre vi ho ricordato che nella storia della Chiesa nei periodi di maggior povertà i fedeli, semplici e buoni, sono stati più generosi verso la Chiesa.


3 – Dove impariamo a seguire Gesù? Nella Liturgia eucaristica.
L’Eucaristia è l’immenso amore di Dio per noi, che si rende presente realmente per accompagnarci, educarci, e portarci alla vittoria sul male. Senza Eucaristia non si ama veramente, liberamente, gioiosamente. Sentite l’invito di San Leone Magno: “Si devono purificare da ogni macchia di peccato non solo i grandi vescovi, i semplici sacerdoti e diaconi, ma tutto il corpo della Chiesa, tutti i fedeli, affinché il tempio di Dio, il cui fondatore è lo stesso fondamento, sia magnifico in tutte le sue pietre e splendente in ogni sua parte”.
Nell’Eucaristia c’è Gesù vittorioso sul male e ci siamo noi che ci riconosciamo peccatori, cioè pieni della consapevolezza dei nostri peccati e della domanda a Cristo di liberarci: “Liberaci da tutti i mali!”.
L’Eucaristia ci apre a Dio, cioè a Dio e ai fratelli. La mostra sull’Eucaristia, che ieri abbiamo aperto a Matelica e il 22 marzo sarà aperta alla Pinacoteca di Fabriano, ci aiuterà in questa grande scoperta dell’Eucaristia, come la genialità di Gesù per la nostra felicità su questa terra. Insieme alla mostra, diffondiamo il libro delle domande dei giovani al Vescovo con il tentativo delle nostre risposte, e prepariamo insieme al Musical dei giovani, “Dove sei?”, per accompagnare i nostri giovani alla Giornata Mondiale della Gioventù.
La settimana Eucaristica Parrocchiale che oggi apriamo solennemente per le Parrocchie della nostra Diocesi sia la circostanza più alta per riconoscere che siamo tutti peccatori perché fragili di fronte alle tentazioni, e che Dio materialmente viene a noi, dentro di noi per darci la forza per vincerle.
Che questa settimana renda noi sacerdoti e voi fedeli innamorati dell’Eucaristia, innamorati di Gesù che realmente è qui, proprio qui; che questa settimana riporti quelli che si sono allontanati, soprattutto i giovani, all’incontro con Gesù, che li cerca, li invita. Il Papa ha scritto, nel suo nuovo e stupendo libro su Gesù di Nazareth, proprio così: “Gesù invitò i suoi a una cena … in cui Egli dava qualcosa di nuovo, donava se stesso …”.


4- Il Ministero dell’Accolitato che ora conferirò ad alcuni uomini della nostra diocesi è un esempio di questa sorgente inesauribile che è l’Eucaristia: è una vocazione a mettersi a totale servizio di Gesù nell’Eucaristia. Cari Accoliti, sentite l’onore di servire Gesù e la sua mensa, con i suoi commensali. Partecipate attivamente all’Eucaristia. E’ un dono grande la vostra vocazione in questo Ministero. Vi chiedo di essere sempre presenti a tutte le Celebrazioni unitarie, diocesane.
Ora darò anche il Mandato ai Ministri straordinari della Comunione.
Voi fate il servizio più semplice e nobile, quello di donare Gesù e di portarlo agli ammalati. E’ Gesù che, attraverso i vostri Parroci ed ora attraverso il Vescovo, vi chiama a questo servizio nobilissimo.


Amici tutti, che Quaresima e che Pasqua ci attendono! quanti doni e quale chiamata ci viene rivolta; la conversione è dire Sì a Gesù che chiama concretamente e realmente. Ve la sentite di abbracciare questo cammino quaresimale così come ve l’ho presentato? Direte subito di Sì?
Che anno 2011 ci si prospetta con il cammino verso il Congresso Eucaristico! Ve la sentite di rendervi co-protagonisti con Gesù e con la sua Chiesa? di riportare tutti, adulti e giovani, all’entusiasmo della Messa festiva e all’adorazione Eucaristica, e a dire Sì a Gesù che chiama?
Impariamo dai martiri cristiani di questi giorni: il Ministro Pakistano Bhatti, di 42 anni, che lottava contro la legge sulla blasfemia, proprio qualche giorno prima aveva scritto: “La mia battaglia continuerà … sono pronto ad ogni sacrificio … cercherò di testimoniare, nel mio impegno, la fede in Gesù Cristo”.
Impariamo da Maria, Madre del Buon Gesù, alla quale ci siamo solennemente consacrati, a seguire sempre più Gesù per renderlo sempre il vero protagonista della nostra vita.



                                                                               + Giancarlo Vecerrica