Lettera Diocesana Febbraio 2011

 




Carissimi  sacerdoti e laici,
                                    avviandoci, insieme, verso  il Congresso Eucaristico Nazionale  (Ancona: 3-11 settembre 2011- Fabriano: 7 settembre 2011) avverto che ci avviciniamo ad una grazia per noi. In ogni evento di Chiesa c’è la chiamata di Dio per ciascuno di noi, in funzione di tutti. Mi viene da chiedere spesso: Signore, cosa vuoi da me attraverso questo Congresso? Cosa vuoi da noi tutti, da questa unità della nostra Chiesa particolare? Se alimentiamo l’attesa, se coltiviamo il desiderio di compiere la nostra vocazione in questo dono del Congresso, Gesù ci farà la sua chiamata, la sua proposta per noi. Ci darà una grazia, la grazia.
Ma c’è una condizione da svolgere. Questa: aprirsi all’evento che ci viene proposto; non rimanere ripiegati su di noi, sulle proprie iniziative, come se le proposte del Congresso dovessero un po’ disturbarci. Diamo sempre la precedenza a ciò che la Chiesa locale ci propone e cerchiamo di farne esperienza dentro la nostra quotidianità.
Non abbiamo paura di essere scomodati, chiamati. Niente di ciò che la Chiesa ci propone ci sia di fastidio, di inciampo o da oltrepassare.
La nostra vocazione si compie nel cammino di questa Chiesa. Le nuove vocazioni si scoprono nell’esperienza di Chiesa, alla quale affidiamo i nostri giovani. Non facciamo da schermo. Ma facciamo da accompagnatori; da educatori, appunto; coinvolgendoci e coinvolgendo.
Ogni mese c’è un gesto comune forte per avvicinarci al Congresso: a gennaio abbiamo avuto l’incontro con il Cardinale di Bologna; a febbraio l’anniversario dell’Ordinazione Episcopale del Vescovo; a marzo avremo la settimana Eucaristica in ogni parrocchia, che apriremo insieme nella Cattedrale. Inoltre, ogni mese abbiamo il Ritiro Mensile del Clero e gli incontri di formazione: tutto per vivere a fondo il tema: Eucaristia e condivisione, per la nostra vita quotidiana! Infine, la proposta degli incontri vocazionali per i giovani e adulti, sia a livello diocesano che a livello regionale (gli esercizi spirituali a Montorso di Loreto 24-27 marzo): che ogni sacerdote e laico impegnato senta l’onore e l’onere di tirar su una vocazione e di presentare al Vescovo una nuova vocazione.
Cari amici, tutto ciò che ci prepara al Congresso Eucaristico è un bel “allenamento”, proprio come il Card. Ratzinger ebbe a scrivere: “(La liturgia) è un esercizio per imparare ad accogliere l’altro nella sua alterità, un allenamento all’amore, un allenamento ad accogliere il totalmente Altro, Dio, a lasciarsi plasmare ed usare da Lui”.
In questa nostra “palestra” di allenamento, che è la vita che ci viene proposta in questi mesi, sentiamoci tutti appassionati, presenti e gioiosi.
Vi ringrazio per la vostra grande partecipazione al bel ritiro di gennaio!
Come sempre, attendo le vostre risposte e vi benedico.
                                                      + Giancarlo Vecerrica