Lettera diocesana – febbraio 2016

Carissimi sacerdoti e laici!

L’Anno Santo della Misericordia è iniziato con grande partecipazione dei fedeli. È il segno che c’è un’attesa grande per una crescita nella fede, attraverso una appartenenza sempre più viva alla vita della Chiesa, per aprirci a tutti. Vi esorto a valorizzare questa attesa e per ciò vi indico alcuni luoghi importanti per accompagnare il nostro popolo, soprattutto le famiglie e i giovani:

 

  1. Il tempo forte della Quaresima 2016. Diamo alla nostra gente in maniera più decisa, sentita e approfondita ciò che attende. Il tema della Misericordia è il cuore della nostra fede cristiana. Nel libretto dei nostri Orientamenti Pastorali “Misericordia io voglio”, invitandovi a conoscere le parabole della misericordia vi scrivevo “Lasciamoci invadere, penetrare, toccare da queste pagine del Vangelo, fino a immedesimarci in esse, affinché imbevuti di quella misericordia che ci viene annunciata, ne possiamo diventare testimoni credibili” (pag. 6). Procedendo in questo Anno Santo mi risuona in maniera sempre più toccante il perentorio invito di Gesù: “Siate misericordiosi come è misericordioso è Padre vostro” (Lc 6,36). Nella Quaresima 2016 aiutiamoci a tenere vivo questo programma di vita. Come? Ecco alcuni suggerimenti:
    • sviluppiamo questo tema della misericordia attraverso gli incontri settimanali nelle parrocchie e nei gruppi utilizzando il nostro testo diocesano.
    • Accompagniamo le famiglie e i giovani a compiere insieme alcune delle 14 opere di carità in maniera coinvolgente.
    • La Benedizione Pasquale alle famiglie sia l’occasione per proporre in forma capillare l’itinerario di questo Anno Santo per una appartenenza più viva alla vita di Chiesa e per compiere azioni concrete di carità.
  2. I pellegrinaggi alla Porta Santa della Misericordia. Grazie a Dio, c’è un grande movimento di tante realtà ecclesiali e laiche, che si immettono in questo programma dei pellegrinaggi, piccoli o grandi. I sacerdoti e i laici impegnati si coinvolgano come promotori, valorizzatori e accompagnatori.
  3. I Mercoledì della Fede. Essi continuano nel mese di febbraio con i due gesti della pastorale giovanile – vocazionale del pellegrinaggio della Croce e della Madonna di Loreto e dell’Oratorio in Cattedrale. Anche qui la mia esortazione è sentirci tutti “presi” da questa “ripresa”, per coinvolgere i giovani delle nostre parrocchie. 

 

Che bel mese di febbraio ci attende! Preghiamo la Madonna della Misericordia che faccia crescere sempre di più in noi l’entusiasmo di appartenere a una Chiesa viva e missionaria.

Questo metodo pastorale di una “Chiesa in uscita” (Papa Francesco) è il metodo evangelico. Quanto ci sarebbe utile soffermarci a riflettere sulla Giornata–tipo di Gesù descritta dall’evangelista San Marco (Mc 1,29-39)! È una giornata tipo di Gesù caratterizzata da “tre P”: Parola, Prossimità, Preghiera. Dopo la preghiera gli apostoli vorrebbero riportarlo dai “suoi”, a Cafarnao, ma Gesù risponde “‘Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!’. E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando demoni”.

Cari sacerdoti, vi auguro giornate come quelle di Gesù, in giro nelle frazioni, nei villaggi, nelle case della popolazione a voi affidata per annunciare e vivere il Vangelo della Misericordia.

+ Giancarlo Vecerrica