Lettera Diocesana Febbraio 2013

 

Carissimi sacerdoti e laici!

Decennale

 

La Diocesi ricorda con gioia e con filiale gratitudine il decennale dell’Ordinazione Episcopale del nostro amato Vescovo Giancarlo Vecerrica, avvenuta il 22 febbraio 2003 e con gratitudine al Signore, ma anche a lui che ha dato tutto se stesso per il bene spirituale di noi tutti.

Dal giorno dell’ingresso in Diocesi ha dedicato tutte le sue energie per vero amore alla nostra comunità diocesana: sacerdoti, religiosi e laici.

Dovunque è stato chiamato – anche nella parrocchia più piccola o nell’iniziativa più semplice – è ‘corso’ con prontezza e affabilità. Chiunque ha chiesto di incontrarlo – piccoli o grandi – per esporgli qualche situazione personale, familiare o sociale, ha sempre trovato immediatamente ascolto e comprensione paterna.

Questa sua semplicità e la grande disponibilità hanno fatto sì che ognuno lo considera un vero pastore che serve con amore la comunità a lui affidata.

E’ ben giusto e doveroso quindi unirci a lui per ringraziare il Signore e per chiedere con la nostra preghiera le grazie da lui più desiderate.

 

Il Vescovo

Succede agli Apostoli come pastore della Chiesa.  “Nella persona dei vescovi..è presente in mezzo ai credenti il Signore Gesù Cristo…che per mezzo del loro eccelso ministero predica la parola di Dio a tutte le genti e continuamente amministra ai credenti i sacramenti della fede. Per mezzo del loro ufficio paterno incorpora nuove membra al suo Corpo e infine con la loro sapienza e prudenza dirige e ordina il Popolo verso l’eterna beatitudine..”(cfr. De Ecclesia,III,21).

 

Funzioni del Vescovo

INSEGNARE:La missione di insegnare si trasmette ai vescovi con la grazia della consacrazione episcopale;   a loro è rivolta la parola di Gesù: “Andate, istruite tutte le genti” (Mt.28,19). “ La cura di annunciare in ogni parte della terra il Vangelo appartiene al corpo dei Pastori, ai quali tutti in comunione Cristo diede il mandato, imponendo un comune dovere ….”  (De Ecclesia,III,23).

SANTIFICARE:  Il Vescovo che ha ricevuto la pienezza del sacramento dell’ordine è anche un sommo sacerdote, il quale, come tale, ha ricevuto l’incarico di dispensare i mezzi di grazia di cui Cristo ha voluto arricchire la sua Chiesa.

Al Vescovo e in generale al corpo episcopale è affidato il compito di offrire il sacrificio eucaristico e il dovere di assicurare la celebrazione, sia di persona sia per mezzo dei sacerdoti, in modo che i fedeli possano parteciparvi.  Con ciò essi procurano la vita e l’accrescimento della Chiesa (De Ecclesia,III,26). Il Vescovo santifica il suo popolo innanzitutto con l’Eucaristia, centro di tutto l’organismo sacramentale della Chiesa, ma anche con il ministero della Parola. Inoltre santifica il suo popolo con la sua preghiera e con gli altri sacramenti.

GOVERNARE: Terzo ufficio affidato ai vescovi è quello di reggere il popolo di Dio.             

“Muniti di una grazia e di un carattere che li configura a Cristo, i vescovi sono vicari e legati di Cristo e agiscono e comandano in suo nome. Ciò avviene per l’autorità naturale che  possono loro conferire l’intelligenza, l’arte di persuadere, la prudenza nel dare consigli e l’esempio, ma anche per l’autorità che viene da Dio per l’esercizio della sacra potestà che hanno ricevuto” (De Eccl. III,27).

Il potere di un Vescovo è un potere proprio (lo esercita a nome proprio), ordinario               (appartiene di diritto al suo ufficio), immediato (senza intermediari). In virtù della loro potestà i vescovi hanno il sacro diritto davanti al Signore e il dovere di dare leggi ai loro sudditi, di giudicare e di regolare quanto appartiene al culto e all’apostolato.

 

Il nostro Vescovo

HA INSEGNATO:ne sono prova le Lettere Pastorali, le Lettere Diocesane, le conferenze, i ritiri, le omelie….

HA SANTIFICATO: tante le celebrazioni solenni e semplici, i sacramenti amministrati, la direzione spirituale..

HA GOVERNATO: ha seguito sempre le attività diocesane e parrocchiali, ha preparato decreti, ha dato norme, indicazioni pratiche, ha visitato tutte le parrocchie più volte…

Non possiamo fare a meno di dirgli il nostro sincero grazie e di pregare per lui e con lui.

 

Mons. Luigi Monti
 Vicario Generale