Lettera Diocesana Febbraio 2012

 Carissimi sacerdoti e laici,
  il mese di febbraio ci vede tutti in grande riflessione sul mistero della Chiesa particolare e sul ministero episcopale: il 22 febbraio ricorre il nono anniversario della mia ordinazione episcopale. E’ giornata significativa per tutti: per me, chiamato a servire questa Chiesa; per i sacerdoti, miei stretti collaboratori; per tutta la nostra realtà diocesana, perché sono stato ordinato vescovo per voi.
In questo giorno ho inteso sempre svolgere una gioiosa concelebrazione in Cattedrale e voi, sacerdoti e laici, vi avete sempre partecipato con grande amore, che mi ha sempre commosso.
Quest’anno la data cade nel “Mercoledì delle Ceneri” e la festa della Cattedra di S. Pietro, che ricorre in quel giorno, si omette. Allora, ho deciso di omettere anche la celebrazione comune per vivere intensamente il giorno di astinenza e digiuno, come inizio della Quaresima 2012.
Tuttavia, vi chiedo un ricordo ancora più intenso ed esteso per due intenzioni: la mia conversione e santità, che ritorneranno a vostro vantaggio, e la vostra obbedienza, collaborazione e affezione. Tutto ciò si può tradurre così:
a. proporre una o più intenzioni per il vescovo nella preghiera dei fedeli delle SS. Messe sia del Mercoledì delle Ceneri che della Domenica seguente;
b. approfondire e seguire le intenzioni del vescovo, che sono le seguenti:

1. l’indefessa opera dell’unità nel presbiterio e in tutta la Chiesa. E’ la volontà di realizzare il mio motto episcopale: “ut congregemur in unum” (canone II della S. Messa). Sono veramente grato ai miei sacerdoti per la semplicità e l’affezione con cui mi seguono e mi danno testimonianza della totale dedizione a Cristo e alla Chiesa, nella sequela del vescovo. Sull’importanza di questa mia prima preoccupazione invito a rileggere tutta la seconda lettura dell’Ufficio delle Letture di S. Ignazio di Antiochia (II Domenica del Tempo Ordinario): “Procurate di operare in perfetta armonia con il volere del vostro Vescovo, come già fate …”;

2. il cammino di Chiesa sui due principi: il principio petrino e il principio mariano. La fedeltà pura e assoluta al Papa e l’amore e la sequela alla Madonna sono le due guide preminenti del mio episcopato.
      La fedeltà e l’amore al Papa si manifesti  innanzitutto nel seguire il suo Magistero, che è straordinario.
      La Consacrazione della diocesi alla Madonna del Buon Gesù, avvenuta l’8 settembre 2010, rimanga un punto vivo del nostro cammino ecclesiale soprattutto con la recita giornaliera dell’Angelus;

3. il tema fondamentale della educazione cristiana sia la vocazione. E’ favorendo e aiutando la scoperta della propria vocazione che si scopre la bellezza della fede cristiana sulla vita propria e degli altri: tutti innamorati della propria vocazione e tutti scopritori della vocazione degli altri, per seguire ciò a cui ci chiama il Signore!
Noi sacerdoti teniamo vivo l’impegno che abbiamo preso nel ritiro di gennaio: presentare le domande sul tema dell’accompagnamento vocazionale, ripercorrendo la stupenda riflessione di don Luciano Paolucci.

Cari sacerdoti, camminando speditamente e gioiosamente su queste tre dimensioni, renderemo sempre più bella la nostra Chiesa, sposa di Cristo, che vive in questo territorio seguendo questo povero pastore che il Papa ha donato alla diocesi di Fabriano-Matelica.
Cari fedeli tutti, aiutatemi a crescere nell’entusiasmo di esservi padre nella fede.
Con la mia benedizione vi saluto tutti.
                                                      + Giancarlo Vecerrica