Saluto di Mons. Giancarlo Vecerrica al Card. Angelo Comastri
Eminenza Reverendissima e Carissima!
1- L’accoglienza calorosa che, insieme alle Autorità regionali, provinciali e comunali – e che r
Eminenza Reverendissima e Carissima!
1- L’accoglienza calorosa che, insieme alle Autorità regionali, provinciali e comunali – e che r
Ringrazio di cuore il carissimo Vescovo Giancarlo Vecerrica, che mi ha invitato a condividere con voi un anniversario significativo di un grande figlio di questa terra e così mi ha dato la gioia di
1) La Festa di S. Adriano arriva come sintesi di tanti eventi vissuti nella nostra Diocesi. In particolare ne ricordo due.
a. La Settimana Liturgica Nazionale.
Carissimi sacerdoti e laici,
vi sono sempre tanto grato per come seguite il Vescovo con dedizione e con presenza puntuale.
Il nostro metodo è dare continuità a ciò che abbiamo vissuto nelle v
Carissimi sacerdoti e laici,
sono lieto di potervi ringraziare vivamente per la vostra bella
partecipazione alla Settimana Liturgica Nazionale, svoltasi con grande successo nella nostra
Di
Infatti è con la catechesi che la Chiesa “sviluppa l’annuncio fondamentale della parola di Dio, per guidare l’itinerario degli uomini alla fede, dalla invocazione o dalla riscoperta del Battesimo fino alla pienezza della vita cristiana. La catechesi è esplicazione sempre più sistematica della prima evangelizzazione, educazione di coloro che si dispongono a ricevere il Battesimo o a ratificarne gli impegni, iniziazione alla vita della Chiesa e alla concreta testimonianza di carità.
Una crisi nella quale il vangelo chiama noi cristiani a non essere come gli altri uomini e donne che attendono rassegnati che la crisi passi e tutto torni come prima. Questo tempo di crisi economica noi cristiani siamo invece chiamati a viverlo come tempo di krisis, in senso biblico, ossia tempo di discernimento, di decisione, di cambiamento profondo di mentalità, comportamenti, abitudini e soprattutto di modello di vita.
Scrive:
“L’altro grande ambito in cui occorrerà esprimere un deciso impegno programmatico, a livello di Chiesa universale e di Chiese particolari è quello della comunione (koinonìa) che incarna e manifesta l’essenza stessa del mistero della Chiesa […].È realizzando questa comunione di amore che la Chiesa si manifesta come ‘sacramento’, ossia ‘segno e strumento dell’intima unione con Dio e dell’unità di tutto il genere umano’ (Lumen gentium, 1)”.
LA TRADIZIONE BIBLICO GIUDAICA
“Gesù è nato da un popolo che sapeva pregare” (J. Jeremias), e questo lo si vede non solo dai testi delle preghiere, ma soprattutto dalla struttura, dai contenuti, dalle articolazioni della liturgia e della
preghiera ebraica. Questo vale anche per la fractio panis, che accompagnava ogni pastonfamiliare o comunitario ebraico.
Preghiere di benedizione dei pasti ebraici
La frase ci risulta qui utile per un duplice aspetto: essa mostra chiaramente il collegamento tra liturgia e condivisione dei beni da una parte, e tra eucaristia e chiesa dall’altra. Sono questi i due temi che intendo affrontare nel tempo a mia disposizione per vederli uniti in una terza parte.
I. Liturgia e condivisione in epoca patristica
II. Corpo di Cristo in epoca patristica: la Chiesa
III. Agostino, Sermo 239: l’unica mensa della carità e del culto