Presentiamo le omelie del nostro Vescovo emerito Mons. Giancarlo Vecerrica per la Novena della Madonna del Buon Gesù 2017. Cliccando questi link troverete le omelie precedenti:
- 1° giorno – Ritornare alla madre del nostro popolo
- 2° giorno – Madre dei poveri, cioè dei giovani
- 3° giorno – La Madre delle nostre famiglie
Qui sotto l’omelia per il 4° giorno, cioè il 2 settembre.
Dopo avere riflettuto e pregato sulla Madonna del Buon Gesù come Madre del nostro popolo, Madre dei poveri e perciò dei giovani, Madre delle nostre famiglie, questa sera riflettiamo e preghiamo su questo tema: Madre della nostra città e perciò dei nostri giovani, che sono il nostro futuro.
- Quale è il bisogno di questo nostro territorio?
Sento parlare molto del desiderio di rinascimento o rinascita della nostra città. E questo è un ottimo desiderio. Ma se è solo uno slogan di propaganda e non trova riscontro reale ci fa sprofondare ancora di più. La rinascita di Fabriano può avvenire solo se ritorniamo alle nostre origini, come abbiamo detto il primo giorno. Il bisogno di questo territorio, e quindi la sua rinascita, può essere riassunto in queste tre parole: continuità, cioè ritorno alle radici; creatività, cioè profezia; tenerezza, cioè amore. Il Salmo 126 ci dice chiaramente che non c’è rinascita nella città se non c’è il riconoscimento reale e concreto dell’intervento di Dio: “Se il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori. Se il Signore non custodisce la città, invano veglia il custode”.
Inoltre, noi fabrianesi abbiamo una storia sacra della nostra città: la storia della sacra Immagine della Madonna del Buon Gesù, che ci riporta all’origine della nostra città. Nel 1898 ci furono le feste centenarie della Madonna del Buon Gesù e l’animatore di queste feste si era lamentato così: “Ci rattrista non poco l’oscurità che avvolge ciò che riguarda le vicende di questa immagine, oggetto di tanta venerazione”. Ma, noi non vogliamo dimenticare la nostra storia. San Bernardino da Siena e San Giacomo della Marca nel 1456 vennero a Fabriano per restaurare la città e riportarla all’unità e all’amore verso i poveri e i malati. Così avviarono l’opera dello “Spedale” che unificava i vari luoghi di cura dei malati. A questo punto ci poniamo una domanda: oggi il nostro ospedale è curato così tanto ed è messo al centro di tutti gli interessi della città? Questa opera dei due nostri Santi fu denominata “Santa Maria di Gesù”, come si legge nell’iscrizione lungo la facciata dello Spedale, che è di fronte alla Cattedrale. Poi il popolo vi aggiunse l’appellativo di “buono” e così il termine ufficiale fu: “Madonna Santa Maria del Buon Jesu”. Questa storia identifica Fabriano con l’opera di carità, affidata alla Madonna. Dire Fabriano è dire la città della carità, la citta di Maria, la città dello Spedale della Madonna del Buon Gesù.
La vitalità delle radici del cristianesimo del popolo fabrianese ha segnato i secoli dal 1400 ad oggi, fino ai voti, espressi dal comune stesso lungo la storia. Questo è il risorgimento di Fabriano, che prende coscienza di poggiare e confidare sulla presenza di sua Madre che per secoli ha protetto realmente e concretamente, creativamente e fisicamente, questa città e territorio, donandoci Gesù che nel quadro è tra le mani della Madonna e la città. Gesù è l’anello di congiunzione tra la Madonna e la Nostra città. Fabriano è Gesù che ci tiene in piedi.
Allora, per uscire dal tunnel di questi anni di tremenda crisi, non si può rinunciare alla tensione verso quella completezza di senso delle cose, capace di illuminare ogni attività e relazione umana, che è il rifiorire della nostra fede cristiana.
- L’invito è a vivere la logica sacramentale della nostra città.
La nostra diocesi, con il nostro intelligente e giovane Vescovo e con gli zelanti sacerdoti, ci riporta al Vangelo e alla nostra storia sacra. Le radici del nostro cristianesimo di popolo non sono scomparse, sono ancora vive, ma sono sotto la cenere delle varie ideologie o indifferenza. Dobbiamo smuovere la cenere intorno alle radici perché questo cristianesimo realista rifiorisca ancora in modo esplicito, per la libertà di tutti. L’invito è a passare dalla convenzione alla convinzione, cioè a svolgere con maggiore consapevolezza ciò che ci è dato. Il fertilizzante sociale di questa rinascita ci è dato dall’amore cristiano e dall’amicizia con la Chiesa, che è nata per accogliere tutti. La nostra storia è l’ambito privilegiato della manifestazione di Dio nel tempo ed è il luogo della nostra salvezza, con l’intervento della Madonna, per vincere la violenza, la litigiosità, le divisioni. La logica sacramentale della storia è stata la novità del Concilio Vaticano II, che ci dice: “La chiesa è, in Cristo, in qualche modo il sacramento, ossia il segno e lo strumento dell’intima unione con Dio e dell’unità di tutto il genere umano” (L.G. 1)
- I protagonisti di questa rinascita di Fabriano sono i privilegiati di Dio nella storia, che sono i poveri, cioè i giovani. I giovani sono i nuovi poveri, cioè coloro che non hanno niente dentro la loro vita, perché li abbiamo privati di tutto, soprattutto della fede, distraendoli, distogliendoli e non incoraggiandoli a ritornare alla Madonna del Buon Gesù. Così abbiamo tolto loro l’amore materno, l’unico fecondo. Non sanno che una madre storicamente potente è sempre a loro disposizione. Abbiamo ridotto la relazione con la Madonna a pietismo e, perciò, senza attrazione convinta.
No! Cari giovani, la Madonna è la Madre che non tradisce mai e vi attende. Cari adulti, mostriamo ai giovani la storicità e la bellezza di una vita accompagnata e seguita dalla Madre celeste, sempre vigile: questa è la relazione, la religione più attraente che rende la vita più materna, cioè più umana, più profetica, più creativa. Appunto, più attraente.
Invito a cercare modi attraenti e coraggiosi per rendere i nostri giovani amanti della loro Madre e perciò amanti della nostra città, che la Madonna ha prediletto. Pensiamo a come ricreare gruppi di giovani, accompagnati da adulti, che ritornano alla Madonna del Buon Gesù. Rifondiamo Fabriano come fecero i nostri padri, per avere giovani non sudditi ma protagonisti, attraverso una fede vibrante e creativa. Non ci sia parrocchia, associazione, realtà educativa senza la comunità dei giovani!
Conclusione
Il lavoro di riflessione e preghiera da questa sera è impegnarci a trovare risposte a queste domande:
- come rendere la nostra città più appartenente alla Madonna del Buon Gesù?
- come curare maggiormente il nostra ospedale con la collaborazione di tutti?
- come rendere i nostri giovani più protagonisti di questa nuova rinascita di Fabriano guidata e sorretta dalla Madonna del Buon Gesù?
Le invocazioni di questa sera sono:
- Madre del Buon Gesù, per la rinascita di Fabriano, prega per noi
- Madre del Buon Gesù, che rendi i nostri giovani più impegnati, prega per noi.