Carissimi!
Dopo la stupenda esperienza degli esercizi spirituali del clero, vissuti a Macerata, sento il desiderio di ringraziare il Vescovo Mons. Nazzareno Marconi, ottimo biblista e pastore, e desidero ringraziare voi, cari amici sacerdoti, religiosi e diaconi. Siete stati meravigliosi! Quanto c’è da imparare da ognuno di voi!
Portiamo a tutti la bellezza di appartenere a un presbiterio sempre più unito e pieno di santa fraternità.
Ora vi chiedo di distribuire a tutte le famiglie gli “Orientamenti Pastorali 2015-2016 – Misericordia io voglio”, che ho presentato e consegnato nel primo mercoledì della fede del 7 ottobre scorso. A pag. 5 di questo testo ho scritto: Ciò che rimane costante è il nostro camminare in sintonia con la Chiesa italiana, che con il Convegno Ecclesiale Nazionale (9-13 novembre 2015) ci esorta a scoprire “in Gesù Cristo il nuovo umanesimo”.
La nostra attenzione, nel mese di novembre, sia concentrata su questo evento del Convegno della Chiesa in Italia. I delegati della nostra Diocesi, che vi parteciperanno, sono: Cristina Corvo, Sonia Ruggeri, don Andrea Simone, don Ruben Bisognin e don Marco Strona, insieme al Vescovo.
Il confronto con la realtà più grande della nostra Diocesi ci aprirà e ci aiuterà. Il tema è interessante proprio in questo tempo di tanta “disumanità”. Ricordiamoci sempre che il Cristianesimo, fin dalle origini, ha proposto la “civiltà dell’amore”. Già nel quarto secolo il Retore Mario Vittorino scriveva: “Quando ho incontrato Cristo mi sono scoperto uomo” (Epistola ad Ephesios). Il giorno del mio ingresso in Diocesi, in piazza, citai proprio questa frase per chiedere a tutti “più umanità”, che attingiamo da Cristo, che ha portato nel mondo la simpatia umana più profonda. La sua presenza eccezionale e divina crea una nuova convivenza umana: “Chi ci potrà mai parlare dell’amore all’uomo proprio di Cristo, traboccante di pace!” (Dionigi l’Areopagita, V sec.).
Siamo tutti impegnati a imprimere in noi la nuova umanità portata da Gesù: “Dovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente e rivestire l’uomo nuovo” (Ef 4,23-24), per comunicare a tutti ciò che è veramente indispensabile, e che solo la fede cristiana può comunicare.
Cari Sacerdoti, continuiamo ancora più pieni di entusiasmo il tema avviato negli esercizi spirituali: noi, figli e padri della misericordia!
Cari Fedeli, aiutateci ad essere sempre più testimoni di questa misericordia che Gesù ci ha donato!
Un abbraccio fraterno a tutti! + Giancarlo Vecerrica