Come risposta alla sintesi di quanto detto nell’incontro diocesano del clero dello scorso 9 settembre a Serradiga fatta da Don Tonino, desidero comunicare la mia esperienza relativamente al mio intervento in quella occasione. Riferendomi al primo punto, avevo suggerito, come strumento per arrivare a quelle “periferie” della Chiesa che si chiamano giovani e comunicare il messaggio cristiano, l’utilizzo dello straordinario mezzo di comunicazione che è Internet ed in particolare i cosidetti “social network”. E’ in questo territorio virtuale che si trova la gran parte dei giovani, Questi straordinari mezzi di comunicazione messi a disposizione dalla tecnologia, tra l’altro a costi quasi nulli, sono in grado di arrivare ovunque e possono toccare non solo i giovani, ma qualsiasi persona, poiché oggi un computer è in ogni casa e tante persone di tutte le età sono in grado di utilizzarli. L’utilizzo di Internet deve essere certamente uno degli strumenti per la nuova evangelizzazione. Il Signore ci ha detto; “ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti” (Lc 12, 3), oggi “i tetti” sono Internet e suoi vari strumenti da cui possiamo testimoniare al mondo le ragioni della nostra fede e il nostro amore per il Signore. Veramente oggi possiamo attuare concretamente l’auspicio del Signore “ di essere suoi testimoni fino all’estremità della terra” (Mc 16, 15 e Att. 1, 8). Lo stesso ministero sacerdotale o diaconale può concretamente espandersi e mettersi a disposizione della Chiesa tutta intera, in quanto un messaggio di evangelizzazione postato per i giovani della propria parrocchia o per i propri parrocchiani in Internet può inaspettatamente arrivare ovunque e forse sostenere la fede e la speranza di altri fratelli nel mondo intero. Parlo per esperienza diretta in quanto sono webmaster di un mio sito e di un blog, ambedue a carattere religioso. Il mio sito è plurilingue, parzialmente lo è anche il blog, e sono diventati, con mia alterna disponibilità, “diaconia” per la Chiesa ovunque nel mondo, consentendomi di dialogare con persone di Paesi diversi e di confessioni diverse, talvolta per sostenerne la fede, per rispondere ad interrogativi e per dare speranza a persone in difficoltà.
Secondo la mia esperienza, che voglio condividere con voi, intravedo nell’utilizzo di Internet come strumento di evangelizzazione questi mezzi: un “sito” in cui presentare,secondo la propria sensibilità, il messaggio cristiano per tutti, la disponibilità sacerdotale all’ascolto e al sostegno della fede del viaggiatore elettronico, “un blog” con cui dialogare con i giovani o i propri parrocchiani, discutendo di temi ritenuti utili, in cui inserire per esempio l’omelia della domenica o quanto la fantasia e la passione del trasmettere la fede può suggerire, i “social network”, in modo particolare “facebook” che è la piazza elettronica più frequentata dai giovani, ma anche da tante altre persone. La meravigliosa capacità di comunicazione di facebook sta nel fatto che un messaggio può teoricamente espandersi in modo esponenziale, in quanto una volta comunicato alle persone con cui si è in contatto, a questo possono accedere tutti i suoi “amici elettronici” e, sempre teoricamente, gli amici di ognuno di questi e così via. Con “facebook” si dialoga, si passano imput, si raggiungono le persone più lontane dalla propria parrocchia, si danno comunicazioni, ecc. Ci sono poi altri social network, ma con capacità di comunicazione più ridotta. Internet consente poi di iscriversi e partecipare ai “forum” nei quali si dialoga in tempi relativi brevi su temi specifici e in Internet ci sono numerosi forum sia cattolici che di altre confessioni che trattano argomenti religiosi e ci sono molte persone, molti giovani, che vi accedono per chiedere un consiglio, per chiarire un dubbio nella fede, per avere chiarimenti su argomenti scottanti e per loro di grande attualità. Ci sono poi forum non confessionali che trattano anche argomenti religiosi o argomenti del magistero della Chiesa, frequentati spesso da atei, agnostici o persone in ricerca di Dio e inserirsi in questi colloqui con serietà e competenza ci consentirà di entrare in mondi dello spirito veramente inesplorati, vere “periferie” dello spirito.
Ho fatto solamente una breve sintesi delle enormi possibilità di evangelizzazione oggi e di nuovo esercizio del ministero sacerdotale e diaconale offerto da Internet, che se non ce ne serviamo, il Signore potrebbe chiedercene conto. E’ necessario quindi che usciamo dagli schemi ministeriali abituali, senza abbandonarli, per arrivare ovunque e comunicare il messaggio di Cristo, lo stesso ieri e oggi, se pur con modalità nuove. Internet può essere un ampliamento indefinito della nostra chiesa parrocchiale, i nostri siti cappelle e cattedrali elettroniche, visibili ovunque, elevati in onore di Dio. Ritengo che in diocesi dovremmo avere, al più presto, dei corsi di Internet e di utilizzo dei suoi mezzi e il sostegno di esperti per la realizzazione di siti e blog. Questo è un programma necessario di “formazione permanente” del clero. Si potrebbe prevedere un programma infrasettimanale, come facemmo qualche anno fa, compatibilmente con gli impegni diocesani e parrocchiali. In ogni caso è una formazione assolutamente necessaria.
Per comunicarvi la mia esperienza, sperando possa esservi utile, vi trascrivo gli indirizzi web del mio sito e del mio blog: 1- per il sito con (19 pagine interne): http://plerosariaantiqua.freeservers.com, 2- per il blog: plerosariaantiqua2god.bloog.it/ (Attenzione: saltare l’annuncio pubblicitario che ogni tanto compare).
Diac. Enrico Pierosara