Concelebrazione eucaristica per la giornata della vita consacrata e la giornata del voto.

 

 

Omelia del Vescovo

1. La vita è vocazione, è incontro di Gesù. Oggi festa delle Presentazione del Signore è la festa della vocazione come incontro con Gesù.

La prima lettura, dal profeta Malachia, preannuncia che l’incontro con Gesù sarà come “il fuoco del fonditore” e come “la lisciva del lavandaio”, che purifica.

La seconda lettura, la lettera agli ebrei, ci manifesta Gesù come colui che riduce “all’impotenza il diavolo”, per “prendersi cura di noi”.

Il vangelo di Luca racconta l’incontro atteso con Gesù di Simeone e Anna.

Questa presentazione di Gesù al Tempio è la festa della vocazione come incontro perché è un incontro reale con Dio, che attraverso Gesù viene messo nelle mani di un uomo e di una donna nel Tempio.

2. Oggi, qui, avviene lo stesso incontro, siamo rimessi in relazione con Dio, attraverso Gesù, che ci parla, che ci viene messo nelle nostre mani, nel nostro cuore. Anche noi potremmo, e dovremmo proclamare l’inno della vita che incontra Gesù. Gustiamolo ancora questo inno come faremo questa sera, e tutte le sere, a compieta: “Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo – io – vada in pace, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza”, cioè hanno visto e toccato Dio in Gesù, cioè hanno visto il Paradiso.

Che questo Anno della Fede che stiamo vivendo ci dia il gusto della “fede profetica, – come ci ha detto padre Raniero Cantalamessa – che ci rivela la presenza di Gesù nella vita, perché Gesù non è un personaggio, ma una Persona. È lo Spirito che ci mette Gesù nel cuore!”.

3. La festa della vita come vocazione nell’incontro con Gesù ci aiuta a vivere la festa delle persone consacrate. Infatti oggi celebriamo la “giornata della vita consacrata”, Mentre c’è una rarefazione di queste vocazioni, quelle che restano, voi cari religiosi e religiose, come i due vegliardi del Tempio, diventano vocazioni preziose e profetiche. Voi siete le perle preziose per la vita di tutti. Sentite la responsabilità di essere ricercati e guardati a vista. Siate consapevoli di avere una vocazione straordinaria e bruciante. La fedeltà al vostro carisma, alla vostra vocazione diventi entusiasmo e potenza di vita, come è stato per Simeone e Anna.

Il vescovo vi chiede di essere maestri dell’incontro con Gesù, attraverso la testimonianza, che manifesta il desiderio di stare con Gesù nell’Eucaristia. Siate i grandi adoratori! Guardandovi, quando siete davanti all’Eucaristia, che tutti possano vedere in voi i veri ed autentici amanti di Gesù. Inoltre, siate i maestri dell’incontro educando le persone che vi cercano e si affidano a voi per la direzione spirituale: educate a parlare di meno e ad adorare di più!

4. Oggi, celebriamo anche la festa della “Giornata del voto”. Nel 1703, dopo un terremoto violentissimo, ma senza gravi danni, per l’intercessione della Madonna, il Consiglio Comunale di Fabriano, come gratitudine ed impetrazione, ha stabilito che il 2 febbraio di ogni anno tutta la città celebri questa  giornata del voto alla Madonna di Buon Gesù.

Fabriano non è una città qualsiasi: ha una storia spirituale e cristiana straordinaria; quanti santuari mariani, quanta storia di grazie e di veri miracoli ottenuti dalla Madonna di Buon Gesù!

Care autorità e cari fedeli di Fabriano, abbiamo una vocazione speciale: siamo chiamati ad alimentare questa nostra vocazione mariana. Se i nostri padri, nel passato, di fronte ad ogni crisi sono ricorsi alla Madonna di Buon Gesù, ora che viviamo questa crisi tremenda di lavoro, siamo chiamati ad inventare forme nuove di vocazione mariana, per Fabriano e il suo territorio, certi che solo Dio può aiutarci, solo la Madonna può ottenere grazie e miracoli.

L’8 settembre scorso ho lanciato il mio sogno per questa città, a me carissima e di cui mi sento figlio: che, per volontà del popolo, si possa proclamare Fabriano, Civitas Mariae, come già altre città hanno fatto.

Da uomini e donne che sentono di essere chiamati a questi atti profetici mi aspetto un atto di coraggio nel riportare la nostra realtà a Dio, attraverso la Madonna di Buon Gesù, per il vero bene-essere del nostro popolo. Come stanno fiorendo nuove vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata, spero nella fioritura di vocazioni fortemente e profeticamente mariane dentro la nostra fragile realtà umana.

 

O Madre del Buon Gesù,

rinnoviamo la nostra consacrazione

a Te, nostra patrona.

 

A Te desideriamo riportare

il nostro popolo.

 

A Te vogliamo presentare

le nostre domande di grazie.

 

A Te affidiamo

le vocazioni che fioriscono.

 

Rendici profetici e creativi, coraggiosi nelle proposte di vita per il bene di tutti. Amen.

 

 

+ Giancarlo Vecerrica