Chiamati alla totalità del dono di sé
Oggi avrei intenzione di scoprire insieme con voi che la ministerialità dei coniugi è inscindibilmente legata alla missione dei presbiteri. Infatti, potremmo dire che: “Ordine e Matrimonio sono due ali per volare verso il Regno”. L’immagine è quella di una mongolfiera che ci getta dentro l’esperienza affascinante di uno splendido volo. Di solito, in mongolfiera si può volare solo insieme e non da soli. Inoltre, occorre buttar via le zavorre, o meglio, quello che appesantisce la comunione, e soprattutto, per alzarsi in volo, è necessario il grande fuoco dello Spirito.
Per poter “spiccare il volo” possiamo allora lasciarci librare dalle parole che all’inizio del suo Pontificato Karol Woityla ci ha offerto al n. 10 dell’enciclica Redemptor Hominis :
“L’uomo non può vivere senza amore. Egli rimane per se stesso un essere incomprensibile, la sua vita è priva di senso, se non gli viene rivelato l’amore, se non s’incontra con l’amore, se non lo sperimenta e non lo fa proprio, se non vi partecipa vivamente.”1.
1 GIOVANNI PAOLO II, lettera enciclica Redemptoris hominis, 4 marzo 1979, n. 10.
2 Catechismo della Chiesa Cattolica, 15 agosto 1997, n. 1534.
3 CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, catechismo degli adulti La verità vi farà liberi, 16 aprile 1995, n. 718.
Questa definizione di essere umano risulta molto pertinente per due vocazioni, quella del sacerdozio ministeriale e quella dell’amore sponsale, che, pur nella differenza, sono legate da un unico orizzonte: una scelta indirizzata alla totalità del dono di sé.
Il presbitero è infatti chiamato ad una scelta incondizionata per Cristo che si traduce nell’amore per la Chiesa sua sposa e quindi in un dono totale al servizio dei fratelli.
Nel caso dell’amore coniugale invece questa totalità del dono è rivolta verso la persona concreta con cui, come coppia sponsale, divenire una caro, una sola carne, al servizio della Chiesa e della società”.
È molto chiaro questo aspetto nel Catechismo della Chiesa Cattolica al n. 1534. “Due altri sacramenti, l’Ordine e il Matrimonio, sono ordinati alla salvezza altrui. Se contribuiscono anche alla salvezza personale, questo avviene attraverso il servizio degli altri. Essi conferiscono una missione particolare nella Chiesa e servono all’edificazione del popolo di Dio.”2.
Mentre nel Catechismo degli Adulti al n. 718, descrivendo l’Ordine e il Matrimonio, si dice : “l’uno e l’altro direttamente finalizzati a formare e dilatare il popolo di Dio, l’uno e l’altro segno dell’amore sponsale di Cristo per la Chiesa”3
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