Lettera Diocesana Aprile 2011

 Carissimi  sacerdoti e laici!


Pasqua è dare continuità alla presenza di Dio,
                             l’Eucarestia è dare continuità a Gesù in mezzo a noi.
•  Nei mesi di questo anno pastorale abbiamo parlato di “Eucaristia e Condivisione” nella relazione con Dio, con il presbiterio e con il popolo; abbiamo svolto il tema “Eucaristia e vita quotidiana” con la relazione del Card. Caffarra, con la celebrazione della “Settimana Eucaristica Parrocchiale”, e con la Mostra “Oggi devo fermarmi a casa tua”. (22-30 marzo, Pinacoteca di Fabriano).
Ho proposto tutto questo sulla scia della vocazione: il Congresso Eucaristico di Ancona, al quale ci prepariamo, è una chiamata per tutti, per i sacerdoti e per i fedeli. Chiamati ad entrare nella profondità del mistero eucaristico, ad innamorarci di Gesù nell’Eucarestia.

• A che cosa ci chiama ancora l’Eucarestia? A dare continuità alla Pasqua, che nell’Eucarestia arriva a noi. Continuità è renderci co-protagonisti con Gesù per incontrare tutti, per esporre nella società di oggi questa verità cristiana.
Noi vogliamo che la Messa sia il cuore delle vicende umane. Rendiamoci conto di questa vocazione che abbiamo, allora la celebrazione della Messa non è appena un momento spirituale, intimistico, riservato al alcuni, ma è la Realtà che anima le realtà umane.
• Su due categorie di persone siamo chiamati a far accadere l’incontro con il Mistero eucaristico: gli “allontanati” e i giovani. Gesù nel Vangelo parla di “forzare” ad entrare nel suo Regno (cfr Lc 14,23).
La nostra genialità è metterla al servizio di Gesù Eucaristia perché possa incontrare i lontani e i giovani. A Pasqua si sprigioni la creatività perchè Gesù arrivi a tutti. Poi, è Lui che compie il miracolo della conversione. Chiamiamoli, gli allontanati e i giovani, uno ad uno, accompagnamoli, forziamoli e raccontiamoci quel che accade.
Cari sacerdoti, comprendo la vostra stanchezza fisica in queste attività pre-pasquali, ma sono certo che il cuore è più felice per gli incontri che potete avere con la Benedizione alle famiglie e con altre iniziative.
Riportate tutti, con coraggio e con carità, all’Eucarestia.
È Gesù che vi manda nelle case, negli ambienti, per ricondurre tutti a Messa.
Sono certo che riaprirete questo tema nella vostra vocazione. E sono certo che i laici  vi aiuteranno e sosterranno in questa impresa vocazionale.
Vi tengo sempre presenti nelle mie preghiere, cercando di immedesimarmi nella vostra dedizione sacerdotale; voi fate altrettanto verso di me.
Gli auguri pasquali ce li faremo nella serata della Messa Crismale.
Vi abbraccio e vi benedico.
                                        
                                                                                           + Giancarlo Vecerrica