In preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà a Madrid dal 16 al 21 Agosto, l’Ufficio di Pastorale Giovanile della nostra diocesi ha promosso una veglia di preghiera che si è svolta nella Cattedrale S. Venanzio Sabato 19 marzo.
È stato un bel momento di riflessione, di confronto e di preghiera personale, che ha visto la partecipazione di numerosi giovani, accompagnati anche dalla presenza dei ragazzi che parteciperanno al Musical “Dove Sei?” organizzato sempre dalla Pastorale Giovanile, i quali hanno animato la veglia con musiche (erano presenti alcuni ragazzi dell’orchestra e del coro), con balli e con la recitazione.
Abbiamo voluto cominciare la veglia in ricordo di Giovanni Paolo II, che proprio venti anni fa, il 19 marzo 1991, ha visitato la nostra Diocesi.
In quell’occasione il Santo Padre disse proprio queste parole, che ancora oggi riteniamo attuali a tutti noi: «Aprite il cuore alla forza dell’amore che abbatte le barriere dell’egoismo e dell’indifferenza. Non siate schiavi del possesso egoista, ma servitori della condivisione solidale! Si fissino gli occhi dello spirito sulla Sacra Famiglia e tragga la volontà, illuminata dalla fede, coraggio e perseveranza nel bene dalla intercessione di San Giuseppe!
Voi Sacerdoti, ministri della gratuita salvezza divina, sostenete il gregge affidato alle vostre cure pastorali con la preghiera, con l’esortazione, con l’esempio; condividetene in modo fraterno le speranze e le difficoltà. Nella famiglia cristiana, in ogni famiglia della vostra Diocesi, sia vivo, ad immagine della Casa di Nazareth, il clima dell’intesa e della comunione, della semplicità e del servizio. […]
Voi giovani nutrite le speranze del vostro presente e del vostro avvenire alla scuola della verità che non inganna e della vita che non perisce.
Quanto più facilmente la società potrebbe trovare soluzione alle problematiche che la inquietano se guardasse all’umile, ma eloquente, testimonianza d’amore offerta nella Casa di Nazareth! Con quanta concreta fiducia si riuscirebbe a guardare agli altri se l’attività d’ogni giorno fosse sentita come prezioso strumento di lode al Creatore e di servizio ai fratelli!»
Alle parole di Giovanni Paolo II , sono seguite quelle di Bendetto XVI, che, proprio in occasione della prossima GMG, ha detto ai giovani: “Molti manifestano l’aspirazione a costruire rapporti autentici di amicizia, a conoscere il vero amore, a fondare una famiglia unita, a raggiungere una stabilità personale e una reale sicurezza, che possano garantire un futuro sereno e felice.
La gioventù rimane comunque l’età in cui si è alla ricerca della vita più grande.
È parte dell’essere giovane desiderare qualcosa di più della quotidianità regolare di un impiego sicuro e sentire l’anelito per ciò che è realmente grande. Si tratta solo di un sogno vuoto che svanisce quando si diventa adulti ? No, l’uomo è veramente creato per ciò che è grande, per l’Infinito. Il desiderio della vita più grande è un segno del fatto che ci ha creati Lui, che portiamo la Sua “impronta”: Dio è vita e per questo ogni creatura tende ala vita; in modo unico e speciale la persona umana, fatta a immagine di Dio, aspira all’Amore, alla gioia e alla pace. Allora comprendiamo che è un controsenso pretendere di eliminare Dio per far vivere l’uomo! Dio è la sorgente della vita.
Stendere le radici, per il profeta, significa riporre la propria fiducia in Dio. Da Lui attingiamo la nostra vita; senza di Lui non potremmo vivere veramente. “Dio ci ha donato la vita eterna e questa vita è nel suo figlio” (1 Gv 5, 11); Gesù stesso si presenta come nostra vita (Gv 14,6). Perciò la fede non consiste solo nel credere a delle verità, ma è anzitutto una relazione personale con Gesù Cristo.
“Costruite la vostra casa sulla roccia, come l’uomo che ha scavato molto profondo” . Cercate anche voi, tutti i giorni, di seguire le parole di Cristo. Sentitelo come il vero amico con cui condividere il cammino della vostra vita. Con Lui accanto sarete capaci di affrontare con coraggio e speranza le difficoltà, i problemi, anche le delusioni e le sconfitte”.
Per costruire la nostra vita sulla roccia, il Vescovo, don Giancarlo, ci ha sottolineato 3 verbi, che devono essere come fari per la nostra vita: essere radicati e fondati in Cristo e essere saldi nella fede: è Cristo, infatti, che dobbiamo annunziare, “ammonendo e istruendo ogni uomo con ogni sapienza”, come ci ricorda S. Paolo nella lettera ai Colossesi, “per rendere ciascuno perfetto in Cristo”.
Per tutti coloro che fossero interessati, c’è ancora la possibilità di iscriversi alla GMG di Madrid.
Per informazioni:
Don Giovanni Mosciatti: 330277745.
Don Umberto Rotili
Pastorale Giovanile
Marco Strona