Domenica 7 ottobre con inizio alle ore 17.30 Loreto conferirà una civica benemerenza al Vescovo Emerito di Fabriano-Matelica Mons. Giancarlo Vecerrica, ideatore del Pellegrinaggio Macerata-Loreto che proprio quest’anno ha celebrato la sua 40° edizione. La cerimonia, organizzata dal Comune di Loreto, avverrà presso il cinema teatro comunale (in piazza Garibaldi) della città lauretana e nell’occasione verrà presentato il libro “A piedi nella notte” con la partecipazione di uno degli autori, il giornalista de “La Stampa” Domenica Agasso jr. (l’altro è Andrea Tornielli).
Contemporaneamente verrà anche inaugurata una mostra fotografica che documenta la storia di 40 anni di un Pellegrinaggio che tutti gli anni è capace di coinvolgere migliaia e migliaia di fedeli, a cominciare dai giovani. La mostra sarà aperta dall’8 al 12 ottobre sempre presso il cinema teatro comunale dalle ore 17 alle ore 19. Affiancata a questa, ci sarà un’altra mostra “Dalla mia vita alla vostra”, sulla vita di Don Giussani, uno dei ‘padri’ del pellegrinaggio stesso, che ha sempre seguito l’evento con affetto e amicizia, non solo con la presenza ma anche con i suoi ripetuti messaggi.
Il libro, pubblicato da Piemme in occasione della quarantesima edizione del pellegrinaggio Macerata-Loreto, non è una rievocazione storica ma la narrazione di una esperienza attraverso le parole di chi lo ha personalmente vissuto. Le lettere e le testimonianze dei pellegrini hanno scandito lo svolgersi nel tempo di questo gesto di fede che il testo ripropone attraverso le esperienze piccole e grandi, drammatiche e gioiose di un popolo riunito nel nome di Maria, un popolo che ha sperimentato e continua ancora a sperimentare la possibilità di uno sguardo diverso sulla propria vita. Il libro permette così di penetrare nel cuore dei pellegrini stessi che diventano i veri protagonisti di un racconto semplice, profondo e coinvolgente: la voce, tra i tanti, di Papa Giovanni Paolo II e Papa Francesco, di Don Giussani, di Don Julian Carron, di Don Oreste Benzi si unisce qui a quella di molti pellegrini che raccontano lo stupore di un’esperienza che ha lasciato un segno talmente indelebile nella loro vita personale da spingerli a ritornare ogni anno portando con sé sempre nuovi amici.