Profilo del nuovo Vescovo

Mons. Stefano Russo
del clero della Diocesi di Ascoli Piceno
parroco

Monsignor Stefano Russo nasce ad Ascoli Piceno il 26 agosto 1961. Dall’età dell’adolescentza frequenta il Movimento diocesano dell’Opera di Maria; si laurea in architettura a Pescara (1990); inizia il percorso formativo al sacerdozio a Grottaferrata, presso il Centro Gen’s (Generazione Nuova Sacerdotale) e consegue il Baccalaureato in Filosofia e Teologia presso la Pontificia Università Lateranense.

Il 20 aprile 1991 riceve l’ordinazione presbiterale presso la Cattedrale di Ascoli Piceno.

Dal 1991 al 2015 è Vicario parrocchiale della Parrocchia di S. Giacomo della Marca ad Ascoli Piceno, contestualmente, dal 1999 al 2001, è Amministratore parrocchiale della Parrocchia di S. Pietro in Castel San Pietro (AP).

Dal 1990 al 2007 è Incaricato diocesano per i Beni culturali ecclesiastici e Presidente della Commissione arte sacra e beni culturali della Diocesi di Ascoli Piceno. Nel decennio 1995-2005 cura la gestione e il coordinamento delle attività del Museo diocesano di Ascoli Piceno. Nel 1996 avvia il lavoro d’inventariazione informatizzata dei beni storico-artistici della Diocesi e nel 2001 costituisce l’UDTAP (Ufficio diocesano di coordinamento degli interventi di recupero degli edifici di valore storico-artistico, dannegiati dal terremoto), ufficio di cui rimane responsabile fino al 2005. Dal 1990 al 2005 è membro della Consulta per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Marchigiana e dal 1996 al 2005 è Incaricato per i beni culturali ecclesiastici della Regione ecclesiastica marchigiana.

Da marzo 2005 ad agosto 2015, è Direttore dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana, continuando a servire come Viceparroco la comunità di San Giacomo della Marca in ascoli Piceno.

Il 14 novembre 2015 è nominato Parroco della Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo in Ascoli Piceno.

Il 9 marzo 2016 è nominato, da Papa Francesco, Vescovo della Diocesi di Fabriano-Matelica.

 

Lo stemma di S.E. Rev.ma Mons. Stefano Russo,
Vescovo di Fabriano Matelica

Lo scudo accollato ad una croce astile trifogliata d’oro, e timbrato da un cappello prelatizio a sei nappe per lato, il tutto di verde, è diviso in quattro quarti.

Nel primo quarto troviamo su campo di rosso un chrismon d’oro che allude in modo evidente al mistero pasquale di Cristo.

Nel secondo quarto staglia una stella a 8 punte d’azzurro, emblema della Beata Vergine Maria, stella dell’evangelizzazione.

Nel terzo quarto campeggia la figura di un libro di rosso che simboleggia la Parola di Dio e il suo primato nella vita dei credenti, oltre che il primario compito del Vescovo di annunciare la Parola di Dio. Un delicato riferimento è anche all’antica arte cartaria di Fabriano, dede del ministero episcopale di Mons. Russo.

Nell’ultimo quarto troviamo lo stemma civico di Ascoli Piceno, città di origine del titolare. Il castello vuole ricchiamare anche la città del cielo e l’edificio spirituale.

Il motto “Secundum verbum tuum” riprende le parole desunte dal dialogo della Beata Vergine Maria con l’angelo Gabriele al momento dell’annuncio della nascita del Salvatore. Parole che dicono un’accettazione fiduciosa, obbediente e persino entusiastica della Parola di Dio da parte di Maria, la prima discepola cristiana. Desiderio che deve essere proprio del discepolo di ogni tempo e che deve animare totalmente la vita e il ministero di ogni pastore nella Chiesa.

(L’autore dello stemma è il reverendo don Antonio Pompili)