Omelia del Vescovo per la Festa della Presentazione del Signore, 2 febbraio 2014

2 febbraio 2014 – Festa della Presentazione del Signore

 

1. La Liturgia con la prima lettura ci propone di guardare i messaggeri che preparano la venuta di Dio, con il Vangelo ci propone di sostare su chi è chiamato ad attendere e quindi a vegliare, come i due vegliardi del Tempio, Simeone e Anna. Che vibrazione dell’anima ci suscitano queste Persone, chiamate, vocate ad attendere e, quindi, a vegliare e preparare la venuta del Signore! Il segno delle candele ha questo significato di stare sempre svegli davanti al Signore. Che messaggio di mobilitazione è per noi, care Religiose e persone consacrate e cari Religiosi! Siete chiamati ad essere come i figli di Levi, come Simeone e Anna, come coloro che sono svegli e svegliano gli altri per l’incontro con Gesù. Cari Religiosi e Religiose, siate i maestri e le maestre che educano alla fedeltà e alla vigilanza: svegliate tutti, soprattutto i giovani, perché in questa nostra Diocesi abbiamo bisogno di gente che sveglia i cristiani. Troppi tentano di accontentarsi, pochi si tengono svegli nell’anima e nel corpo. Suscitate il gusto di vegliare, di essere desti, a cominciare dalla domenica mattina per andare a messa con tutta la famiglia insieme. Paradossalmente, vi esorto ad andare casa-casa a suonare i campanelli per svegliare la gente; paradossalmente, vi invito a gridare a squarciagola che questo è il tempo di essere pronti, svegli, operativi, impegnati. Educate la gente a presentarsi, ad offrirsi per donarsi al Signore. Il lavoro sul Padre Nostro, che stiamo facendo in Diocesi, vi veda impegnati a testimoniare l’appartenenza totale al Padre che può liberarci da tutti i mali.

2. Questo invito non è mio, è di Papa Francesco. Parlando ai Superiori Generali degli Istituti Religiosi ha detto: “La Chiesa deve essere attrattiva. Svegliate il mondo! Siate testimoni di un modo diverso di fare, di agire, di vivere! È possibile vivere diversamente in questo mondo. Io mi aspetto di voi questa testimonianza: i religiosi devono essere uomini e donne capaci di svegliare il mondo”.

E ancora: “Siate profeti veri. La profezia fa rumore, chiasso, qualcuno dice ‘casino’. Ma in realtà il suo carisma è quello di essere lievito: la profezia annuncia lo spirito del Vangelo”.

Fra poco, rinnovando pubblicamente i vostri voti, vi ripresentate al popolo di Dio come i vegliardi, i profeti, gli araldi per tenere tutti svegli ed operosi.

3. È propizia la coincidenza della Giornata della Vita Consacrata con la Giornata della Vita che oggi si celebra in tutta Italia e con la festa del Voto dei Fabrianesi:

a) La Giornata per la Vita ha come titolo: “generare futuro”. I genitori fanno i figli, ma sono chiamati soprattutto ad educarli, a generarli nella fede. E voi religiosi testimoniate che consacrare i figli al Signore è guadagnarli, è renderli  felici.

b) La festa del Voto dei Fabrianesi alla Madonna di Buon Gesù, stabilita dal Consiglio comunale nel 1703, dopo che i Fabrianesi furono risparmiati da terribili terremoti, ci apre ancora di più a vivere la vita come attesa, come profezia, come consegna al Signore. I Fabrianesi che si sono affidati alla Madonna sono stati graziati, custoditi e salvati. Oggi, troppi Fabrianesi  hanno abbandonato la Chiesa e sono caduti nella disperazione o nel dormitorio generale senza più attesa o speranza. Cristiani di Fabriano, svegliatevi! La Madonna vi vuole salvare e vuole una Fabriano piena di vita, di amore e di fede operativa.

Ricordiamoci, amici tutti, che noi Fabrianesi siamo privilegiati perché custoditi dalla Madonna, che in ginocchio davanti a Gesù, – come è rappresentata nel venerato quadro – ferma il male e ci aiuta ritornare a Dio: Chi ritorna alla fede rinasce e rifiorisce!

Papa Francesco ci educa a riprendere questo rapporto con la Madonna, perché ci scioglie i nodi della vita. L’11 ottobre scorso il Papa ha detto: “alla misericordia di Dio nulla è impossibile! Anche i nodi più intricati si sciolgono con la sua grazia. E Maria ha aperto la porta a Dio per sciogliere i nodi. Chiedo a Maria che mi aiuti ad avere la fiducia nella misericordia di Dio, per sciogliere i nodi, per cambiare?”.

Madonna del Buon Gesù, ti diciamo grazie per il privilegio che abbiamo di essere figli sempre protetti. Ti chiediamo di salvarci dalla solitudine dell’egoismo. Donaci la capacità di amare e il miracolo di una nuova solidarietà per aiutare tutti. Donaci, Madre, una  Chiesa sempre più viva e creativa con tante vocazioni alla vita consacrata e al sacerdozio; e dona la fedeltà al matrimonio cristiano: che sia il Sì per sempre!

 

+ Giancarlo Vecerrica