Omelia per l’Ordinazione di tre diaconi permanenti

 

 

 Omelia del Vescovo

 

Pasqua, la vera novità per tutti! Questa è la proposta che ho rivolto a tutta la diocesi. È novità in tutti i sensi, anche perché c’è un Papa nuovo, in cui Gesù risorto ci si presenta, ci chiama e ci coinvolge. Ed ora questa Pasqua si arricchisce del dono dell’ordinazione di tre nuovi diaconi permanenti. Cari uomini e papà di famiglia, state per ricevere una missione speciale per questa chiesa particolare. Vi ringrazio per il cammino che avete fatto in questi anni insieme al Delegato Vescovile  e alle vostre famiglie che vi accompagnano. Ora vorrei affidarvi una parola di Papa Francesco che mi ha colpito: La parola è “custodire”.

1. Siate i custodi di Gesù Risorto. Papa Francesco ha detto: “custodiamo Cristo nella nostra vita, nel servizio umile, concreto, ricco di fede”. Gli apostoli custodiscono Gesù appena risorto e apparso a loro: “I discepoli gioirono – ci ha detto il vangelo – al vedere il Signore”. Gesù Risorto, come abbiamo ascoltato dall’Apocalisse, vi dice: “Non temete! Io sono il Primo e l’Ultimo, e il Vivente”.
Custodite Gesù Risorto, il Primo, l’Ultimo, il Vivente: di più caro non ci sia altro o altri nella vostra vita. D’ora in poi la preghiera sia il cuore della vostra vita. Curate la liturgia delle ore e l’adorazione eucaristica, la tendenza alla comunione quotidiana e la Confessione frequente. Queste non siano pie devozioni, ma la vibrazione della vostra umanità, che ha bisogno di Gesù, perché “senza di Lui nulla è possibile”; sia l’attrattiva a Gesù coinvolgere la vostra umanità e le vostre belle famiglie, come ha detto Papa Francesco: “la grazia contenuta nei sacramenti è un potenziale enorme per l’esistenza personale, per la vita alle famiglie e per la vita sociale”. Custodite Gesù nella vostra vita, allora lo saprete testimoniare e donare a tutti. Nel posto di lavoro siate quel che siete sull’altare: portate la presenza di Gesù, il Vivente. Siate i custodi della fede vostra, della vostra famiglia e di quelli che incontrate.

2. Custodite la Chiesa. L’apostolo San Tommaso è santo perché, pur vacillando nel credere, è rimasto fedelissimo alla comunità del collegio apostolico; non è fuggito, anzi è rimasto. Questa fedeltà indiscussa alla sua comunità ha salvato la sua fede, ha esaltato la fede ritrovata fino a donarci l’espressione più alta della fede: “Mio Signore e mio Dio”.
Sarete custodi della vostra fede nella misura in cui sarete custodi della Chiesa: la vostra fedeltà al Papa e al Vescovo, al presbiterio e alla comunità diocesana sia indiscussa, sia pronta, sia colma di umiltà. Così sarete ministri della Chiesa, con la possibilità di amministrare alcuni sacramenti o servire alla liturgia e alla missione diocesana che il vescovo vi affiderà. Ma questo servizio e custodia non siano in forza della vostra bravura o dei vostri sentimenti, ma in forza del mandato della Chiesa, che è vostra madre. Vi chiedo la venerazione della Chiesa, l’obbedienza ragionevole e umile alla Chiesa, la disponibilità totale. Non vi interessi altro che Gesù Risorto e la sua Chiesa. Imparate l’umiltà dall’apostolo Tommaso, imparate l’immediatezza del vostro rapporto con la Chiesa, sentendovi come l’apostolo san Giovanni che all’inizio dell’Apocalisse si è definito “vostro fratello e compagno”. Tutti, sacerdoti e i diaconi e i fedeli siano vostri fratelli e compagni. In particolare darete incremento alla nuova comunità dei diaconi permanenti, suscitando anche nuove vocazioni a questo ministero.
L’episodio di Tommaso nel rapporto alla sua comunità ci dice che il modo di servire e custodire la Chiesa non è la contestazione o il lamento o la sfiducia, ma è l’umiltà ed è lo stare alla comunione fraterna, pur fragile. Fate crescere lo stile comunionale, pieno della correzione fraterna.

3. Custodi entusiasti di Gesù Risorto, custodi umili della Chiesa, custodi premurosi del mondo e di tutti i fratelli e le sorelle, vicini o lontani dalla Chiesa. Aiutate tutti, senza escludere nessuno, a ritrovare la bellezza della fede. Gli apostoli ricuperano Tommaso, voi ricuperate le tante persone che si sono allontanate, soprattutto i giovani. Siate i custodi della fede persa e ritrovata. Non state mai tranquilli quando qualcuno si perde o si allontana. Siate custodi della sfida della fede. Portate l’attrattiva di Gesù, risuscitate le stimmate di Gesù che sono impresse in tutti: queste stimmate gloriose sono una “dynamis” come dice San Paolo (Rm 1,4), cioè una “dinamo”, che è capace di capovolgere tutta la vita. Custodite i nostri giovani e aiutateli a scoprire e seguire la loro vocazione.

Imparate a custodire e servire dall’apostolo San Tommaso, dai santi diaconi, spesso martiri, e soprattutto imparate dalla “diaconia” straordinaria della Madonna, che ha custodito Gesù e la prima comunità del cenacolo e che nella storia vuole portare tutti a Gesù, ne sono prova i segni e le parole delle sue apparizioni. 

Madonna di Buon Gesù, risuscita in tutti noi il desiderio ardente di custodire amorevolmente e far crescere la fede e l’amore appassionato alla Chiesa, per il vero bene del mondo!

 

+ Giancarlo Vecerrica