Quarto Incontro Diocesano dell’Anno della Fede: “Io credo nello Spirito Santo”, presentazione del Vescovo.

 

1. Il Padre Celeste opera tutto per mezzo dello Spirito Santo. Tutto è opera dello Spirito. Ecco il nostro quarto incontro diocesano dell’Anno della Fede: “Io credo nello Spirito Santo”.
Recitare il Credo è immergerci nelle opere di Dio, dono dello Spirito. Allora quanto è importante lasciarci avvolgerci dal fuoco dello Spirito che purifica e rinnova, quanto è utile lasciarci attrarre e condurre dal vento dello Spirito, che sempre opera, crea e invia.
La vocazione di ognuno – il tema dei nostri orientamenti pastorali – è suscitata, sostenuta e condotta dallo Spirito. La Persona dello Spirito Santo ci apre a orizzonti grandi, creativi e luminosi, anche e soprattutto in questo momento di crisi economica e lavorativa. Vorrei qui ora invitare ad invocare lo Spirito per i lavoratori della azienda BEST di Cerreto d’Esi che lottano per conservare il posto di lavoro. Tutti possiamo e dobbiamo mobilitarci perché questi nostri cari lavoratori, insieme alle loro famiglie, siano sostenuti in queste loro sacrosante rivendicazioni. Rivolgo questo appello a chi dirige quella azienda e a tutte le autorità competenti. Chiediamo lo Spirito Santo perché doni luce e forza nel discernimento e nelle operazione per questa situazione difficile. La nostra preghiera sarà valida se diamo la nostra disponibilità piena e totale per operare “secondo lo Spirito”. Io, vescovo ora, qui, ripeto che metto a disposizione tutta la mia vita per salvare il bene delle nostre famiglie e dei nostri giovani.

2. Che grande dono è l’Anno della Fede, che ci apre a un nuovo e affascinante cammino di fede, ad una vocazione chiara e coraggiosa! Non mi rassegno che giovani e adulti si siano allontanati dalla fede. Riprendiamo il coraggio dei cristiani: a Natale vi ho indicato il coraggio della pakistana Asia Bibi, che preferisce essere condannata a morte piuttosto che non essere cristiana.

3. Vi ripeto le tre tappe di questo Anno della Fede: 

a) Tutte le sere, all’ora di cena, la recita del Credo in famiglia.

b) Aprire e seguire i gruppi dei “Mercoledì della Fede” nelle parrocchie e negli ambienti seguendo il programma indicato negli “Orientamenti pastorali” della diocesi.

c) Partecipare all’incontro diocesano mensile in Cattedrale.

4. Sono lieto di essere vostro vescovo, perché sento che lo Spirito Santo mi ha condotto tra voi che siete meravigliosi nel seguirmi e mi ispira cose inimmaginabili. Sono contento di avere come motto episcopale: “Ut congregemur in unum – lo Spirito Santo ci riunisca in un solo corpo”. È difficile vivere l’unità. Ma lo Spirito compie anche questo miracolo se ci affidiamo alla sua azione.

5. La nostra guida di questo mese di gennaio è un altro dono dello Spirito: P. Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia e straordinario comunicatore e testimone della fede nel mondo. Lo ringrazio immensamente e gli assicuro tutta la nostra simpatia e accoglienza.

 

+ Giancarlo Vecerrica