1- “Filippo rispose a Natanaele: vieni e vedi … Gli rispose Gesù: vedrai cose maggiori di queste” (cfr. Gv 1,43/51). Con queste risposte semplici e affascinanti per la vita di ognuno, sacerdoti e consacrati, sposati o alla ricerca della propria vocazione, apro questo nostro convegno annuale. Il cristianesimo è sempre novità, profezia e pro-vocazione.
Sono molto felice di potervi accogliere e di potervi offrire il tema, maturato insieme ai sacerdoti e i laici, “Educare alla vita come vocazione”. La parola educazione è quella più dinamica che unisce la vita come dono e la vita come missione. Il mio desiderio è che entri sempre nella nostra mentalità, nella cultura e nella dinamica della nostra chiesa particolare. Vi devo ringraziare, perché otto anni fa appena arrivato questa parola vi sembrava “fastidiosa”, ora invece l’avete accolta e valorizzata.
2- Su di essa vi propongo la mia sesta lettera pastorale. E’ molto semplice. Intende proporre un itinerario vocazionale adatto a tutti. Nasce dal desiderio che il cuore di ognuno sia sempre caldo, perché sempre disponibile di fronte al sole, che è Cristo.
Leggetela e fatela leggere. Mi interessa indicarvi l’immagine che è nella copertina “Il volo di Icaro”, di Matisse. L’immagine esprime la ricerca dell’infinito che ogni uomo sente in sè. In questa immagine ritroviamo l’umanità insicura ed impacciata, ambigua e scura, che però ha in cuore un desiderio vivido e inappagato di amore, che gli fa ardere il cuore e lo innalza verso le stelle.
La pastorale familiare e la pastorale giovanile-vocazionale saranno gli ambiti privilegiati: con loro, tra loro, faremo emergere le belle vocazioni al matrimonio cristiano che dura per sempre e al sacerdozio o alla vita consacrata per testimoniare l’amore per sempre donandolo tutto a Dio.
3- Il convegno pastorale diocesano è breve, sia perché abbiamo avuto tanti eventi in questo periodo e sia perché dovrà estendersi a tutto l’anno. Infatti avremo solo questa sera, ma poi proseguirà così:
– entro il mese di ottobre ogni consiglio pastorale parrocchiale e ogni realtà ecclesiale farà un incontro su questo convegno e sulla lettera pastorale, cercando di rispondere a questa domanda: come svolgere la pastorale familiare e giovanile-vocazionale nella nostra parrocchia o nel nostro gruppo, in collegamento con i due uffici pastorali diocesani? La relazione di questo incontro sia inviata al direttore dell’ufficio pastorale diocesano. Teniamo presente che chi va per conto suo non arriva mai all’unità;
– a metà anno, oppure nel mese di giugno, faremo un’assemblea diocesana di verifica di questo cammino.
4- Il mio appello. Il Signore ci dona tante grazie, tanta vitalità, una chiesa sempre più viva. Un esempio è ciò che abbiamo vissuto nei due grandi eventi della GMG e del Congresso Eucaristico: la fioritura della pastorale giovanile, anche grazie al Musical, che ora viene esteso in varie parti d’Italia.
Sono sempre più felice di essere vescovo, e spero anche padre, di questa chiesa, che amo con tutto me stesso. Il mio appello è all’unità e alla valorizzazione di ciò che il Signore suscita tra di noi.
Invito tutti voi miei amici e collaboratori a non perdervi nei problemi immani che viviamo singolarmente, o nelle famiglie o nella società: ci sono divisioni, invidie, gelosie, cattiverie, recriminazioni, lotte e sofferenze determinate anche dalla mancanza del lavoro.
Noi siamo chiamati a portare la speranza reale: seguendo Gesù nella sua chiesa così com’è, il sole tornerà a risplendere, la fraternità a vincere sulla divisione, la condivisione risplenderà. Amor vincit semper! In questo momento il nostro pensiero va ai lavoratori della ARDO che sono nella piazza di Fabriano dopo tre anni di cassa integrazione e di incertezze: questa è l’ora delle decisioni!
Il Papa è la grande nostra guida. Dai discorsi in Germania, vi cito tre frasi, che ci aiutano ad affrontare con coraggio queste situazioni difficili:
– “Ripetutamente nella storia, persone attente hanno fatto notare che il danno per la chiesa non viene dai suoi avversari, ma dai cristiani tiepidi”.
– “Dio non vi chiama perché siete buoni e perfetti, ma perché Egli è buono e vuole rendervi suoi amici”.
– “La chiesa supererà le grandi sfide del presente e del futuro e rimarrà lievito nella società, se i sacerdoti, le persone consacrate e i laici credenti in Cristo, in fedeltà alla propria vocazione specifica, collaborano in unità; se le parrocchie le comunità e i movimenti si sostengono e si arricchiscono a vicenda; se i battezzati e i cresimati, in unione con il Vescovo tengono alta la fiaccola di una fede inalterata e da essa lasciano illuminare le loro ricche conoscenze e capacità”.
5- Ed ora vi presento i due protagonisti di questo nostro convegno, miei carissimi amici:
– S.E.Mons. Vincenzo Paglia, Vescovo di Terni. Pastore attento a tutta la realtà vivace della sua diocesi, che comprende anche la drammaticità dei problemi del lavoro. Impegnato nell’ecumenismo e guida spirituale della Comunità Sant’Egidio vive al dentro di grandi eventi del momento, in particolare l’incontro dei rappresentanti delle religioni con il Papa ad Assisi il 27 di questo mese. Ci parlerà del tema: “Educare alla vita come vocazione”.
– Ernesto Olivero, grande testimone per il mondo d’oggi. Non un contestatore, un agitatore, ma uno che fa il cristiano seriamente: la sua vita ha attratto tanti giovani nell’Arsenale della Pace; ha avuto tanti riconoscimenti dai Papi Giovanni Paolo II e Benedetto XVI e la settimana scorsa è stato insignito dal Parlamento Europeo del titolo “Civi Europaeo Praemium”. Ci porterà la sua testimonianza su come ha realizzato la sua vocazione.
6- Ascoltiamoli con il cuore e poi dialogheremo con loro.
Mi auguro che nel mio cuore di vescovo, nel cuore dei miei sacerdoti, nel cuore di voi amici tutti, soprattutto dei giovani, fiorisca e bruci un Amore incontenibile. Abbiamo bisogno di voi, soprattutto dei giovani ardenti e decisi. Senza di voi tutto si ferma. Cara chiesa di Fabriano-Matelica coltiva, insieme al vescovo, i tuoi giovani!
Cara comunità civile dona loro possibilità nuove e creative di lavoro! Diventiamo tutti più creativi!
Buon convegno a tutti.
+ Giancarlo Vecerrica