Lettera diocesana di dicembre 2015

Carissimi!

Ecco il nostro bel cammino, insieme a tutta la chiesa: l’evento del Sinodo sulla Famiglia in ottobre, il Convegno Ecclesiale Nazionale sul nuovo umanesimo in novembre, l’apertura dell’Anno Santo Straordinario sulla Misericordia. Per vivere fruttuosamente questo tempo di grazia, il Papa a Firenze ha proposto alla Chiesa Italiana tre “sentimenti”: “L’umiltà (Fil.2,3) … il disinteresse (Fil.2,4) … la beatitudine”. Poi, come metodo, ha indicato lo stile “sinodale (= camminare insieme)”: “In ogni comunità, in ogni parrocchia e istituzione, in ogni diocesi e circoscrizione, in ogni regione, cercate di avviare, in modo sinodale, un approfondimento della Evangelii Gaudium, per trarre da essa criteri pratici e per attuare le sue disposizioni … Sono sicuro della vostra capacità di mettervi in movimento creativo per concretizzare questo studio”. Il Convegno, grazie a Dio, è andato avanti su questo discorso del Papa e su questo “metodo sinodale”, invitandoci a riprenderlo con slancio nella nostra Diocesi.

Voi, cari amici, sapete quanto mi sono speso su questo metodo comunionale e sinodale, per portare avanti il mio motto episcopale: “Ut congregemur in unum”. Verso la conclusione del mio mandato episcopale torno a sottolineare questo modo nuovo di affrontare la realtà ecclesiale e la comunione tra noi. Quanta sofferenza mi procura vedere che qualcuno ancora è distante da questo metodo sinodale! Quanta gioia, invece, provo nel vedere che i sacerdoti, ma anche i laici, si sforzano di valorizzare il positivo e di accogliere ed accettare l’altro così com’è!

Come vi vorrei tutti, sacerdoti e laici, tra voi e con gli altri, sempre pieni di questa voglia di esaltare l’altro più che se stesso; di imparare a lavorare insieme non per far prevalere la propria opinione, ma per valorizzare l’idea dell’altro; di creare gruppi di comunione sincera. Nessuno sia saccente, prepotente, autoritario. Siamo, invece, tutti umili, collaborativi, appassionati per continuare e fare crescere questa nostra bella comunione presbiterale ed ecclesiale: “Rendete piena la mia gioia con l’unione dei vostri spiriti, con la stessa carità, con i medesimi sentimenti. Non fate nulla per spirito di rivalità o per vanagloria, ma ognuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Non cerchi ciascuno il proprio interesse, ma piuttosto quello degli altri” (Fil.2,2-4).

Auguro ai sacerdoti e ai laici di testimoniare questo Anno Santo nella propria vita come ci ha indicato Gesù: “Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso” (Lc 6,36), imparandolo da Gesù: “Andate e imparate che cosa vuol dire: misericordia io voglio e non sacrifici” (Mt 9,13).

Come sarà bello questo Anno Santo, vissuto imparando!

Buona preparazione al Natale e un abbraccio fraterno a tutti!

+ Giancarlo Vecerrica