Lettera Diocesana di ottobre 2015

Carissimi sacerdoti e laici!

 

  1. Aiutiamoci a dare continuità al dono di tante belle esperienze che abbiamo vissuto insieme, in piena comunione, nel mese di settembre scorso, con al centro la grazia di un nuovo sacerdote, – uno all’anno – come sta accadendo da un po’ di tempo. Curando i giovani preti e le nuove vocazioni rendiamo la nostra Chiesa sempre più viva e profetica, creativa e piena di entusiasmo. Per noi sacerdoti che siamo in avanti negli anni è una gioia vedere crescere così la nostra Diocesi.
  2. Ora ci apriamo alla novità della preparazione, e poi dello svolgimento, dell’Anno della Misericordia, seguendo il nostro metodo dei Mercoledì della Fede. Chiedo ai sacerdoti e ai laici di immedesimarsi con questo cammino che ci viene proposto dal Papa e dalla nostra Diocesi. Ogni parroco, ogni direttore di ufficio pastorale e ogni responsabile di gruppo ecclesiale è chiamato a curare creativamente il proprio programma pastorale all’interno degli “Orientamenti pastorali” espressi nel testo che verrà offerto mercoledì 7 ottobre 2015, e a promuovere la partecipazione ai gesti unitari dei Mercoledì della Fede e dei pellegrinaggi alla Porta Santa.
  3. Cari sacerdoti, vi ho visto sempre presenti e sempre uniti nella nostra bella esperienza di comunione di tutto il presbiterio. Sono certo che farete di tutto per continuare ad incrementare questa unità affettiva ed effettiva.
    Cari fedeli, ritornare alla vita di Chiesa partecipata e gustata sia la vostra testimonianza, un’attrattiva per chi si è allontanato. Lavoriamo insieme per una Chiesa sempre in uscita, come ci chiede Papa Francesco, cioè sempre più missionaria e caritativa.
    Raccomando vivamente la pastorale giovanile, per  riportare i giovani alla chiesa in questo Anno Santo: in ultima pagina viene trascritta una parte dell’intervista di Papa Francesco sul tema di come incontrare e coinvolgere i giovani. Leggiamola e seguiamola.
    Apriamoci all’invito di San Paolo (Ef 4,1-3): “Vi esorto … a comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto, con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore, cercando di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace”.

 

Vi benedico di cuore, assicurandovi che ogni giorno vi affido alla Madonna.                                                                                                                 + Giancarlo Vecerrica