Lettera Diocesana Settembre 2014

Carissimi sacerdoti e laici!

                                         Con grande gioia vi comunico le novità per il nuovo anno pastorale, frutto di un ampio confronto tra di noi e nei vari consigli. Innanzitutto, impariamo il modo con cui svolgere questo cammino: “E infine siate tutti concordi, partecipi delle gioie e dei dolori degli altri, animati da affetto fraterno, misericordiosi, umili. Non rendete male per male, né ingiuria per ingiuria, ma rispondete augurando il bene. A questo infatti siete stati chiamati da Dio per avere in eredità la sua benedizione” (1 Pt 3,8-9).

Quanto mi sta a cuore questo rapporto di vero cuore tra noi! Ecco il cammino di questo anno 2014-2015:

1) La Visita Pastorale alle nuove Zone Pastorali, per guidare la nostra diocesi verso il futuro. La Visita si svolgerà secondo questo calendario:

Zona Pastorale di Genga: 9-14 settembre 2014;

Zona Pastorale di Sassoferrato: 6-12 ottobre 2014;

Zona Pastorale di Matelica: 13-19 ottobre 2014;

Zona Pastorale di Valle del Giano: 3-9 novembre 2014;

Zona Pastorale di Valle del Rio Bono: 17-23 novembre 2014;

Zona Pastorale di Cerreto d’Esi – Albacina: 24-30 novembre 2014;

Zona Pastorale di Montagna: 8-14 dicembre 2014;

Zona Pastorale di Argignano-Collamato: primavera 2015;

Zona Pastorale di  Città di Fabriano: gennaio 2015

Nei giorni precedenti la Visita, avrà luogo la Visita Canonica per la verifica dell’archivio parrocchiale e per le firme dei registri parrocchiali.

 

Ogni Moderatore di Zona, insieme agli altri sacerdoti, deve programmare gli incontri essenziali del Vescovo all’interno della settimana indicata, per confermare o iniziare cammini e gesti comuni tra le parrocchie. Chiudersi nella propria parrocchia è anti-cristiano e finisce nell’implosione pastorale. La parrocchia non è né del parroco e né dei fedeli, ma è la comunità che appartiene alla Chiesa, che è attorno al Papa e al Vescovo. Che dono avere finalmente deciso questo nuovo aiuto tra le parrocchie dopo tre anni di un bel confronto su questo metodo!

 

2) La continuità dei “mercoledì della fede” sul tema delle Beatitudini evangeliche, per continuare il Convegno Regionale Marchigiano e per prepararci al Convegno della CEI (Firenze 9-13 novembre 2015) sul tema: “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”. Come negli altri anni, ci sarà il testo del Vescovo su “Orientamenti pastorali 2014-2015”, con le proposte dei “mercoledì della fede”, secondo il nostro metodo dei tre momenti:
In famiglia la lettura del testo delle beatitudini all’ora di cena;

In parrocchia, nei movimenti, negli ambienti la creazione dei gruppi settimanali che si incontrano per riflettere sulle beatitudini seguendo il testo degli Orientamenti;    

In Cattedrale una volta al mese ci sarà un evento diocesano: una testimonianza di chi vive le beatitudini come metodo di vita.

 

3) La formazione gioiosa e comunitaria dei sacerdoti:

• I Ritiri Spirituali Mensili del clero sull’Esortazione Apostolica “Evangelii Gaudium” con la particolare attenzione ai problemi ”scottanti” del nostro tempo e del nostro territorio. Ogni mese il gruppo dei sacerdoti di ogni zona pastorale preparerà e guiderà il ritiro.

• La comunità dei giovani preti: ogni mese ci si ritrova a casa di un sacerdote che guiderà il confronto sul tema che più gli sta a cuore, dopo aver svolto i momenti di adorazione e di lectio divina. Questi incontri attorno al Vescovo sono una grazia per i nostri sacerdoti dei primi 15 anni di sacerdozio!

• La comunità dei diaconi permanenti: ogni sabato pomeriggio ci si incontra per pregare, per imparare la liturgia e per confrontarsi sulla propria vocazione.

• La cura dei seminaristi, dei candidati al diaconato permanente e alle vocazioni speciali; la proposta vocazionale da offrire apertamente sono impegni di tutti, insieme all’ufficio diocesano della pastorale giovanile-vocazionale. Raccomando di proporre anche la  vocazione all’Ordo Virginum.

• L’attenzione alla vita religiosa in questo anno dedicato alla “vita consacrata” sarà premura di tutti, insieme all’USMI e CISM diocesani.

Dopo queste tre priorità ci sono le proposte di ogni ufficio pastorale, il quale deve sempre tenere conto di questo cammino e delle indicazioni del Vescovo: ogni programma deve essere dapprima confrontato con il Vescovo, per mettersi al servizio della Diocesi, anche, a volte, cambiando le proprie intenzioni o idee. In una parola nessun ufficio vada per conto proprio!

Non è una programmazione che ci salva, ma è Gesù nella sua Chiesa attuale che ci chiama, attorno al Papa e al Vescovo. Queste cose sono il modo con il quale il Signore ci chiama e noi rispondiamo. Ci sostengano le parole di Papa Francesco rivolte a noi vescovi il 19 maggio scorso: “Fratelli, se ci allontaniamo da Gesù Cristo, se l’incontro con Lui perde la sua freschezza, finiamo per toccare con mano soltanto la sterilità delle nostre parole e delle nostre iniziative. Perché i piani pastorali servono, ma la nostra fiducia è riposta altrove: nello Spirito del Signore, che – nella misura della nostra docilità – ci spalanca continuamente gli orizzonti della missione”. 

Il Papa ci ha detto anche un’altra cosa importante, che ci fa tremare: “Ne siamo convinti: la mancanza o comunque la povertà di comunione costituisce lo scandalo più grande, l’eresia che deturpa il volto del Signore e dilania la sua Chiesa. Nulla giustifica la divisione: meglio cedere, meglio rinunciare – disposti a volte anche a portare su di sé la prova di una ingiustizia – piuttosto che lacerare la tunica e scandalizzare il popolo santo di Dio”.

Da ogni sacerdote e dai fedeli mi attendo veramente molto, a cominciare dal proprio cambiamento. Vi ringrazio sinceramente, perché in molti, soprattutto sacerdoti, vedo reali e consistenti  cambiamenti.

Vi abbraccio uno a uno e prego per voi, tutti i giorni.

                                                                                                    + Giancarlo Vecerrica