Lettera Diocesana Giugno 2014

Carissimi sacerdoti ,
le proposte del mese di giugno sono tutte nate dal confronto tra di noi e ci immergono nel metodo di vita che ci siamo proposti, lo stile comunionale. Pertanto, non sono un peso o un di più di quel che facciamo, ma sono le cose che debbono essere al primo posto nell’operare del nostro ministero: è far parte attiva, e spero gioiosa, della comunione ecclesiale. Ogni volta che ci incontriamo sento che è un dono per la mia vita e, infatti, attendo gli incontri con tanto desiderio, con trepidazione e con tanta preghiera.

Seguiamo con entusiasmo queste proposte che la lettera diocesana ci presenta e coinvolgiamoci fino in fondo: non apparteniamo a noi stessi e a ciò che facciamo, ma apparteniamo all’opera di Cristo che è la Chiesa nella sua totalità. E’ tempo di buttare dalla nostra finestra ogni autoreferenzialità, ogni parrocchialismo o localismo, ogni chiusura o ripiegamento su di sé e su ciò che facciamo. La testimonianza travolgente di Papa Francesco e il suo Magistero su questo tema sono troppo imponenti per non essere “costretti”, grazie a Dio, a cambiare e ad aprirci. Chi ancora rimane ancorato sulla propria chiusura individuale e territoriale, oltre che diventare sempre più “ridicolo”, perde la grazia per il suo ministero sacerdotale che è chiamato all’appartenenza alla Chiesa nella sua totalità.

Sono ritornato dall’incontro con il Papa alla CEI del 19 maggio scorso con il desiderio di puntare sulla “riforma” del mio essere pastore oggi, con il “ritorno all’essenziale, ad essere semplice, povero, misericordioso!!”

Su questo cammino di apertura chiedo ad ogni sacerdote di confrontarsi con il vescovo e con i confratelli, per essere aiutato. L’estate l’ho sempre dedicata a questo confronto, necessario anche per le proposte di cambiamenti da compiere, sia nelle funzioni di parroci o di responsabili di uffici. Vi aspetto uno ad uno per questi colloqui di aiuto e di apertura a nuovi impegni.

Carissimi laici impegnati !
Vi prego di credermi: abbiamo un presbiterio veramente bello e fraterno. I miei e vostri sacerdoti stanno cambiando. Aiutate il Vescovo e i vostri sacerdoti a correre su questo stile comunionale appassionato e sempre con la disponibilità al cambiamento. E’ l’opera che vi chiedo per questa estate: la preghiera e l’aiuto fraterno ai sacerdoti per incoraggiarli in questo cammino comunionale. Più i nostri sacerdoti saranno “liberi” di fronte al loro ruolo personale più saranno sacerdoti lieti, santi e attraenti.

Dopo il pellegrinaggio a Roma sulla scuola, rivolgo un grande grazie all’ufficio scuola, all’ufficio pellegrinaggi e alla segretaria della Curia e un particolare grazie ai tanti Insegnanti di Religione che si sono impegnati al massimo!

Preghiamo tutti, sacerdoti e laici, per l’ordinazione sacerdotale di don Ruben, per le nuove vocazioni e accompagniamo qualche giovane nel cammino verso il seminario. Vi abbraccio uno ad uno con grande affetto fraterno e paterno.

 

+ Giancarlo Vecerrica