Lettera Diocesana Maggio 2014

Carissimi, sacerdoti!

                                  Volgendo al termine questo anno pastorale, tanto intenso e fruttuoso, rendiamo grazie al Padre Nostro e ci impegniamo ad una buona conclusione, che faremo nel Corpus Domini Diocesano, e insieme prepariamo il cammino per il nuovo anno.

Ringrazio ognuno di voi per la bella disponibilità nel seguire, insieme, ciò che proponiamo, che è sempre frutto di un lavoro svolto insieme. Questo ringraziamento è anche una sollecitazione a chi ancora fa fatica a lavorare insieme: “Fatevi imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate nella carità, nel modo che anche Cristo vi ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore” (Ef 5,2).

I mercoledì della fede sono un buon metodo di preghiera, di approfondimento e confronto, di aggiornamento e missione: il Credo (anno 2012-13) e il Padre Nostro (2013-14) ci sono diventati più familiari e in molte famiglie è entrata la preghiera comunitaria, così nelle parrocchie con i gruppi dei mercoledì della fede, e così nella comunità diocesana con gli incontri formativi.

Per il prossimo anno è stato proposto il tema delle “Beatitudini Evangeliche” con interventi diocesani a livello di testimonianze. Stiamo già lavorando su questa proposta e sono in attesa dei vostri suggerimenti. Il tema ci prepara anche ai prossimi eventi: il Convegno Ecclesiale della Chiesa Italiana a Firenze nel 2015 sul tema del nuovo umanesimo; le G.M.G. diocesane (2014 e 2015) e mondiale (2016 a Cracovia) sul tema delle Beatitudini; l’anno 2015 dedicato alla vita consacrata. Noi siamo chiamati ad essere i primi testimoni della civiltà dell’amore e delle beatitudini evangeliche!

Ho cercato ogni anno di proporre una linea comune precisa, chiara e semplice. Le mie insistenze sono sempre sulla pastorale familiare e del lavoro, giovanile-vocazionale. Non rassegniamoci all’allontanamento degli adolescenti e dei giovani! Spendiamo tutte le nostre energie di preghiera (ore di adorazione) e di creatività missionaria, con forme nuove e stabili. Per questo chiedo ai sacerdoti di stare meno chiusi in casa, ma di stare con la gente, a disposizione per le confessioni, per testimoniare l’adorazione eucaristica, per accompagnare i giovani nel definire la loro vocazione e per intraprendere iniziative nuove, per tenere vivi gli oratori. Infatti, una mia insistenza particolare è la pastorale vocazionale. Ogni sacerdote senta il desiderio di tirar su un nuovo seminarista. Soprattutto, nel mese di maggio, dedicato alla Madonna, proponete la preghiera per le vocazioni e l’accompagnamento di qualche giovane in vista del seminario.

Carissimi laici!

mi sono rivolto innanzitutto ai sacerdoti, perché sono i principali collaboratori del Vescovo. Ora chiedo a voi di sostenere me e i nostri sacerdoti per avere un centro diocesano vivo, su cui tutti possano contare e collaborare.

La Pasqua, che abbiamo vissuto e che ora continuiamo verso la Pentecoste, sia il clima che si respira e sia la testimonianza che diamo, come ci esorta papa Francesco: “Non fuggiamo dalla risurrezione di Gesù, non diamoci mai per vinti, accada quel che accada. Nulla possa più della Sua vita che ci spinge in avanti” (Evangelii Gaudium 3).

Ai sacerdoti e ai laici raccomando di riprendere l’omelia che vi ho rivolto nella Messa Crismale (cfr: il sito della Diocesi): partire sempre dal proprio cuore rinnovato e riempito di Cristo, per toccare i cuori dei confratelli e di tutti. Oggi siamo rovinati da troppo scetticismo, presunzione e sospetti, per cui il cuore è sempre indurito e impermeabile. Invece, trattiamoci da cuore a cuore, trattiamoci sempre con il cuore in mano!

Lasciamoci avvolgere dalla Protezione dei due nuovi Santi, San Giovanni XXIII e San Giovanni Paolo II, a noi molto cari (cfr. Messaggio del Vescovo su l’Azione n. 17)!

Buon cammino in questo bel mese mariano!

+ Giancarlo Vecerrica