Lettera Diocesana Gennaio 2014

Carissimi sacerdoti e laici!

Iniziando il nuovo anno 2014 ripropongo ciò che ho detto ai miei collaboratori nell’imminenza del Natale:

1. Essere fedelissimi ai richiami di Papa Francesco alla Curia Romana (21 dicembre 2013). Il Papa ha chiesto:

– “la professionalità, che significa competenza, studio, aggiornamento …

 Il servizio al Papa e ai vescovi, alla Chiesa universale e alle Chiese particolari …

– La santità della vita, che significa vita immersa nello Spirito, apertura del cuore a Dio, preghiera costante, umiltà profonda, carità fraterna nei rapporti coi colleghi … Santità nella Curia significa anche obiezione di coscienza. Sì, obiezione di coscienza alle chiacchiere. Noi giustamente insistiamo molto sul valore dell’obiezione di coscienza, ma forse dobbiamo esercitarla per difenderci da una legge non scritta dei nostri ambienti che purtroppo è quella delle chiacchiere. Allora facciamo tutti l’obiezione di coscienza; e badate che non voglio fare un discorso morale! Perché le chiacchiere danneggiano la qualità delle persone, danneggiano la qualità del lavoro e dell’ambiente”.

2. Essere fedelissimi ai richiami insistenti del Vescovo:

 Immedesimarsi con la sua impostazione pastorale, con il suo stile comunionale, con la valorizzazione del positivo, con il non considerarsi migliori o più bravi degli altri, almeno per non risultare “ridicoli”.

– Seguire il metodo della “tenerezza” da vivere tra noi e con tutti: via le asprezze, le critiche, il tratto accusatorio o polemico, l’invidia.

– Tirar su nuovi collaboratori e nuove vocazioni: che la nostra responsabilità non si esaurisca in noi soli; valorizzare pazientemente nuove persone sia in curia che negli uffici, nelle parrocchie e in ogni comunità.

Amici laici! Pregate tanto per noi sacerdoti, diaconi, seminaristi e per chi ha ricevuto o svolge di fatto un Ministero, perché siamo fedeli alla nostra vocazione, fino al “martirio”, come santo Stefano, cioè fino alla “testimonianza”, anche eroica. E pregate perché noi sappiamo valorizzare le nuove vocazioni e siamo accompagnatori appassionati di nuovi collaboratori. 

Buon 2014, così pregnante come è proposto in questa lettera

+ Giancarlo Vecerrica