Lettera Diocesana Maggio 2012

 

Carissimi sacerdoti!

La Santa Messa Crismale è stata una celebrazione impegnativa per noi sacerdoti. Ci ha immesso ancora più profondamente nel mistero della Chiesa-Comunione e ci ha ridato il presbiterio come la nostra casa.
Esorto tutti i sacerdoti a tenere viva quella celebrazione, quelle promesse, quelle proposte per la vita sacerdotale; rimanga un punto di riferimento per la conversione, per il cambiamento, per una svolta radicale.

 

1. Il Santo Padre Benedetto XVI ha posto delle domande nella sua omelia della Messa Crismale: “ … Siamo anche consacrati nella realtà della nostra vita? Siamo uomini che operano a partire da Dio e in comunione con Gesù Cristo? Con questa domanda il Signore sta davanti a noi, e noi stiamo davanti a Lui … E’ richiesto un legame interiore, anzi, una conformazione a Cristo, e in questo necessariamente un superamento di noi stessi, una rinuncia a quello che è solamente nostro, alla tanto sbandierata autorealizzazione. E’ richiesto che noi, che io non rivendichi la mia vita per me stesso, ma la metta a disposizione di un altro – di Cristo. Che non domandi: che cosa ne ricavo per me?, bensì: che cosa posso dare io per Lui e così per gli altri? O ancora più concretamente: come deve realizzarsi questa conformazione a Cristo, il quale non domina, ma serve; non prende, ma dà – come deve realizzarsi nella situazione spesso drammatica della Chiesa di oggi? … La disobbedienza è una via per rinnovare la Chiesa? …  Ma la disobbedienza è veramente una via? Si può percepire in questo qualcosa della conformazione a Cristo, che è il presupposto di ogni vero rinnovamento, o non piuttosto soltanto la spinta disperata a fare qualcosa, a trasformare la Chiesa secondo i nostri desideri e le nostre idee?” (cfr. Osservatore Romano o sito Vaticano).

 

2. Il vostro Vescovo, nell’omelia, ha riproposto l’obbedienza pura, piena e umile ed ha indicato l’unica strada di vita sacerdotale che è l’immedesimarsi con Cristo nella comunione presbiterale (cfr. L’Azione o il  sito diocesano)

 

3. Vi chiedo, carissimi sacerdoti, di prendervi cura della vostra vocazione: non sporcarla, non rovinarla, non dividerla, con i propri peccati e con i mali del personalismo, della gelosia e dell’isolamento.
Amate la vostra vocazione, desiderando il confronto, la correzione, l’aiuto; e aiutiamoci tutti a farla brillare tutti i giorni, in modo che i giovani possano esserne affascinati: “Scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi dunque di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie! La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicenda con salmi, inni e canti ispirati, con gratitudine, cantando a Dio nei vostri cuori. E qualunque cosa facciate, in parole e opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie per mezzo di lui a Dio Padre” (Col 3, 12-17).

 

4. Ed ora, mi rivolgo a tutti i miei collaboratori che non sono sacerdoti per esortarvi ad amare e aiutare nel modo giusto i vostri sacerdoti e il vescovo. Come?

– con la preghiera intensa e quotidiana per la santità di noi sacerdoti;

– con il consiglio e l’aiuto fraterno dei laici. E’ importante rileggere il discorso del Papa, a S. Ciriaco, dell’11 settembre 2011, sul tema della forte unione tra i due sacramenti: il sacerdozio e il matrimonio; il ministero pastorale e il ministero degli sposati;

– con il suscitare e scoprire e accompagnare nuove vocazioni al sacerdozio, al diaconato permanente, all’ordo virginum o alla vita religiosa.

Amici tutti, sacerdoti e laici, sono sempre più contento di essere con voi e da voi mi attendo molto, cioè tutto.

Infine, chiedo a voi tutti di preparare l’ordinazione sacerdotale di Don Piotr, sabato 19 maggio 2012 ore 21.00, in Cattedrale e vi convoco tutti, sacerdoti e laici.

Buona continuazione della Santa Pasqua, con la mia benedizione.

+ Giancarlo Vecerrica