Lettera Diocesana Marzo 2012

 Carissimi sacerdoti e fedeli,

1. La quaresima è la grande occasione per il sobbalzo vocazionale (crf. Lc 1,39). Il Signore, attraverso la Chiesa, continuamente “chiama”, si presenta a noi e ci fa delle proposte. Allora quale è il problema? Siamo noi che sonnecchiamo. Il clima di rassegnazione e di problematicità della odierna situazione culturale e politica copre le nostre esigenze originali. Se non ci risvegliamo dal torpore e dal “non saper che fare”, Cristo ci “chiama” invano.
La vocazione è realtà permanente, è la vibrazione sul quotidiano, è mobilitazione continua e controcorrente: “Sono venuto a gettare fuoco sulla terra e quanto vorrei che fosse già acceso!” (Lc 12,49).

2. Vi invito a rileggere la nostra Lettera Pastorale di questo anno, “Educare alla vita come vocazione”, soprattutto ai numeri 13 e 14; nel metodo la vocazione coincide con la strada da percorrere: “Il Signore stesso lungo la strada sarà capace di sorprenderci con improvvisi e inaspettati cambi o aggiornamenti di rotta. Lasciamogli la libertà di stupirci!” (n. 13).
La vocazione è sempre “sovversiva e sorprendente” (don Giussani). Per questo la domanda sempre aperta deve essere: Signore, oggi, cosa vuoi da me? A che cosa mi chiami? Quale cambiamento di rotta chiedi alla mia vita? Quale meta mi proponi?
“Qua e là si notano segni di una crisi della speranza, della fiducia. E’ il pericolo, la tentazione. Bisogna credere nella propria vocazione, allora tutto è possibile, anche … l’impossibile” (J.H.R. Tillard).

3. Carissimi sacerdoti e persone consacrate, a Quaresima siamo chiamati a un bel “cambiamento” sulla nostra vocazione, per farla risplendere e renderla veramente una novità per gli altri. La pigrizia si  sconfigge nell’affidare la nostra vocazione al Signore nei segni sacramentali. In particolare vi chiedo di collegare la maturazione della vocazione con la frequenza al sacramento della Penitenza. La Confessione è il luogo in cui il Signore ci chiama così come siamo per darci il suo per-dono, per purificarci sempre più. “Il perdono è nell’offerta di libertà che viene donato in modo favorevole, affettuoso da parte di Dio” (G. Corti, teologo).
Ecco il mio messaggio: la Quaresima è per rendere vibrante la vocazione, attraverso il sacramento della Penitenza!
La confessione settimanale e il rapporto frequente con il proprio padre spirituale sono  la garanzia che la vocazione è viva, e cresce. Dio ha creato l’uomo, ci ha “chiamato” alla vita perché “aveva qualcuno a cui perdonare” (S. Ambrogio).

4. Carissimi fedeli tutti, aiutate noi sacerdoti a seguire questa proposta quaresimale: se saremo fedeli alla nostra vocazione saremo veri con voi e renderemo attraente la proposta vocazionale ai giovani.
Per entrare nel vivo di questa Quaresima raccomando calorosamente di leggere, meditare e vivere il Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI: “Prestiamo attenzione gli uni agli altri, per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone” (Eb 10,24).
Buona Quaresima vocazionale a tutti! Buona Confessione settimanale e buon cammino verso la Pasqua.
Vi benedico, pregando ogni giorno per voi.

                                          + Giancarlo Vecerrica