Omelia di S.E. Mons. Giancarlo Vecerrica “Epifania 2011”

                                                  

                                                    Omelia del Vescovo
                                                        “Epifania 2011


1) Gesù è per tutti! vuole brillare per tutti, vicini e lontani. Epifania, festa della universalità della salvezza. (Prefazio).
“Oggi in Cristo, luce del mondo, Tu hai rivelato ai popoli il mistero della salvezza”
S. Leone Magno: “Il Mediatore tra Dio e gli uomini …. volle subito farsi conoscere da tutti, lui che si era degnato di nascere per noi”.
I primi, dopo i pastori, a venire ad adorare Gesù sono i Magi che non fanno parte della stretta cerchia dei vicini di casa. Essi rappresentano una primizia, primizia di tutti i popoli chiamati a farsi discepoli del Signore.
Gesù è venuto per riportare tutta l’umanità a Dio. Per questo tutti sono chiamati a riconoscerlo ed adorarlo, a seguirlo ed amarlo.
Ecco l’invito del profeta Isaia, il quale si rivolge a Gerusalemme, ma si rivolge a tutti noi: “Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla su di te”. E così S. Paolo: tutti i popoli chiamati attraverso di Lui, degli Apostoli, di noi a partecipare della vita di Lui.
Tu, chiamato a  riconoscere  accogliere  e adorare Gesù, luce!
E  attraverso di te, altri sono chiamati a riconoscere e seguire Gesù!
Gesù è per tutti, vuole brillare su tutti, vicini e lontani: attraverso i Magi, attraverso gli Apostoli, attraverso la Chiesa, attraverso di noi, di me e di te.
La testimonianza dei Magi, scienziati, sapienti, astrologi, ma uomini semplici, oggi deve essere per noi un grande incoraggiamento per come essere cristiani: è impressionante il loro coraggio, hanno effettuato il pellegrinaggio, fatto di imprevisti, sacrifici, incertezze. Avevano solo un segno divino, la stella. Ma sono stati decisi nell’andare ad adorare Gesù. Nessuna difficoltà ci deve impedire di andare da Gesù. Domandiamo lo stesso coraggio, lo stesso entusiasmo dei Magi nell’adorare Gesù.
Epifania, festa della universalità della Chiesa; lo stesso coraggio nell’essere cristiani dei Martiri in Oriente, in Egitto. Impariamo da questi martiri moderni il coraggio della fede.


2) I Santi Padri della Chiesa hanno dato un’interpretazione simbolica di questo episodio dei Magi: la casa di Betlemme è figura della Chiesa. I pagani, i lontani potranno riconoscere Cristo nella Chiesa, che è la casa in cui egli abita. Lo potranno adorare nel seno della Chiesa, che, come Maria lo rivela Salvatore di tutti.
La Chiesa è la casa dove oggi Maria ci presenta Gesù!
La Chiesa è la casa dove oggi Maria presenta Gesù a tutti come il Salvatore!
Quale atteggiamento prendere verso la Chiesa? Ecco i due atteggiamenti tipici dei Magi di fronte a Gesù: “si prostrarono e lo adorarono” e “poi … gli offrirono in dono oro, incenso e mirra”. Adorazione e presentazione dei doni.
L’Eucaristia, che ci dona la Chiesa Madre, è la realtà di Betlemme per noi: anche noi chiamati, invitati a questi due gesti dei Magi: chiamati ad adorare e chiamati a donare.


Noi Vescovi e sacerdoti molte volte ci facciamo scrupolo ad invitare a vivere questi due gesti. Invece dobbiamo avere il coraggio di invitare tutti a ritornare alla Chiesa, ad adorare Gesù e a sostenere la casa di Gesù, la sua Chiesa.
Adorare Gesù, vuol dire incontrarlo, riceverlo nell’Eucaristia. Non può esserci settimana (e per molti, giorno) senza ricevere Gesù. E’ lui la luce, il senso, il coraggio, l’energia, la creatività, tutto. E’ tutto perché è Dio.
E dovete essere missionari, a cominciare dalla vostra famiglia: dovete scomodare tutti, almeno alla Domenica, perché tutti ritornino all’Eucaristia.
E, donare quel che potete alla Chiesa, per sostenerla: oro, incenso e mirra sono il segno dell’affezione a Gesù: dargli tutto quel che hai.
La Chiesa ha bisogno di essere sostenuta, soprattutto per le sue iniziative, per la pastorale. Ricordo sempre come, soprattutto nei momenti più duri e difficili della storia, con la povertà dei poveri sono nate le più belle Cattedrali. In vita e in morte ricordiamoci della Chiesa Madre, anche con i nostri risparmi e testamenti.
Infine, ricordiamoci che senza Maria non c’è Dio in mezzo a noi.
E’ Lei che lo presenta: ieri ai Magi, oggi a noi, ogni Domenica a noi.
La Consacrazione a Maria  che abbiamo compiuto l’otto settembre dell’anno scorso continui!
L’impegno che ci siamo presi di recitare l’Angelus ogni giorno, almeno a mezzogiorno, continui!


L’Epifania, la manifestazione di Gesù, come l’unico Salvatore, perché Dio in mezzo a noi, è modello di vita cristiana: come i Magi, mettiamoci sempre in movimento, in pellegrinaggio, almeno la Domenica, per adorare Gesù, per riceverlo e per donarlo a tutti, sosteniamo la Chiesa Madre, consacriamoci a Maria, Madre del Buon Gesù.
Buona Epifania, Buona Manifestazione di Gesù nella vostra vita piena di entusiasmo, coraggio, gioia.


                                                              + Giancarlo Vecerrica