Educare alla Vita Buona del Vangelo, breve sintesi di Mons.Tonino Lasconi






Si è tenuta il 19 dicembre 2010 presso la Casa del Seminario, in via Serraloggia  a Fabriano l’assemblea del Consiglio Pastorale Diocesano.
Al centro dell’evento c’è stata la sintesi di Mons. Tonino Lasconi del documento della Conferenza Episcopale Italiana intitolato ” Educare alla vita buona del Vangelo” Orientamenti pastorali dell’Episcopato Italiano per il decennio 2010-2020.

Presentazione: arte sublime dell’educazione
                        – dimensione costitutiva e permanente della Chiesa
                        – sfida culturale e segno dei tempi (Bagnasco, 4 ottobre 2010)

Introduzione (1-6).
Perché una dimensione costitutiva: Dio pedagogo, Gesù pedagogo “maestro”, Chiesa pedagoga. La fede cristiana non è una semplice trasmissione di idee, ma calata nella storia, quindi educatrice di comportamenti concreti.
Perché una sfida: una grande emergenza educativa, confermata dagli insuccessi dei nostri sforzi.
La forza per accettare la sfida: la speranza affidabile.

1°  Capitolo: Educare in un mondo che cambia (7-15)
“Mentre sperimentiamo le difficoltà in cui si dibatte l’opera educativa in una società spesso
incapace di assicurare riferimenti affidabili, nutriamo una grande fiducia, sapendo che il tempo
dell’educazione non è finito”.
“Le cause di questo disagio sono molteplici – culturali, sociali ed economiche – ma al fondo
di tutto si può scorgere la negazione della vocazione trascendente dell’uomo e di quella relazione
fondante che dà senso a tutte le altre: «Senza Dio l’uomo non sa dove andare e non riesce nemmeno a comprendere chi egli sia»… “Siamo così condotti alle radici dell’“emergenza educativa”, il cui punto cruciale sta nel superamento di quella  falsa idea di autonomia che induce l’uomo a concepirsi come un “io”completo in se stesso, laddove, invece, egli diventa “io” nella relazione con il “tu” e con il “noi”…
“Perciò la cosiddetta educazione antiautoritaria non è educazione, ma rinuncia all’educazione: così non viene dato quanto noi siamo debitori di dare agli altri, cioè questo “tu e noi” nel quale si apre l’io a se stesso»…
“L’educazione è strutturalmente legata ai  rapporti tra le generazioni, anzitutto all’interno
della famiglia,  quindi nelle relazioni sociali. Molte delle difficoltà sperimentate oggi nell’ambito
educativo sono riconducibili al fatto che le diverse generazioni vivono spesso in mondi separati ed estranei. Il dialogo richiede invece una significativa presenza reciproca e la disponibilità di tempo”  (12).