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RACCONTO N.2
Sul lago di Tiberiade
Dopo giorni di predicazione e miracoli in varie località sulle coste del lago di Tiberiade, Gesù si trasferisce con i discepoli sulla riva opposta . Il lago di Tiberiade,  detto anche mare di Galilea pur essendo un lago di acqua dolce, è ricco di pesci e la pesca è un’importante risorsa per la gente del posto. Vi  arriva al tramonto, quando il lago offre uno spettacolo incantevole. Tante persone lo seguono poco distanti, incuriosite dai prodigi che egli compie soprattutto sui malati o semplicemente attratte dal suo modo di fare o ancora… non sanno precisamente neanche loro perché siano lì. Tra la folla ci sono anche Cleopa e il suo amico Ioio, decisi a conoscere questo Gesù di cui tutti parlano.
Arrivati  su un’altura, Gesù si ferma ai margini di un boschetto e si volta in dietro:
– Ehi! Filippo! C’è un posto qui dove comprare del pane? Guarda quanta gente è con noi, vorrei che abbiano da mangiare .- dice a uno dei suoi amici per metterlo alla prova; egli dentro di sé sa già come risolvere il problema.
Filippo gli risponde deciso: – Ci vorrebbe un patrimonio per comprare anche un solo pane a testa, visto quanti sono!!!-
A questo punto si fa avanti timidamente Andrea, il fratello di Simon Pietro, che con voce flebile si rivolge a Gesù come chi sa che  sta per dire una sciocchezza:
– C’è un ragazzo qui in prima fila che ha cinque pagnottine  di pane e due pesci pescati da poco; certo… per tutta questa gente è come nulla…-
Gesù non risponde e resta pensieroso; poi vedendo che erano giunti in una radura adatta all’accampamento, dice agli amici che stanno lì vicino:
– Intanto facciamo sedere questa persone in modo che si riposino.-
Ed inizia un passaparola tra la folla: – Sediamoci… troviamo un posto comodo sull’erba… i bambini hanno fame… si stanno per addormentare… dai , dai sistemiamoci…-
Cleopa E Ioio si siedono, anche loro stanchi dal lungo cammino.
Sono davvero tanti, come una distesa di persone una accanto all’altra.
Gesù si avvicina pacatamente a quel ragazzo che stringe a sé la cesta con i cinque pani e i due pesciolini; ha un viso orgoglioso come se possedesse tutto l’oro del mondo. Tende le braccia verso di lui,  il ragazzo sembra allentare la presa e lentamente gli porge la cesta; il suo sguardo incontra quello di Gesù come per dirgli:
– E’ il poco che ho, te lo consegno…vedi tu cosa ne vuoi fare…sono solo un ragazzo…-
Quando Gesù ha la cesta in mano, prende un pane e lo consegna all’uomo che gli sta accanto, poi ne prende un altro e lo porge alla donna seduto con il figlio in braccio, anzi gliene dà due; poi continua e …
– Amici aiutatemi, quella cesta di pesci, dai distribuitela , Simone, Pietro, Giacomo…. Coraggio non aspettate oltre.. la gente ha fame!- esorta i discepoli a dare pani e pesci a tutti i presenti.
Subito la folla sembra risvegliata dal torpore, comincia a muoversi , a mettersi in coda per avere da mangiare ; è un brulichio di gente che dice:
– Grande Gesù, ma come ha fatto? Dove l’ha presa tutta questa roba?-
– Calma signori, ce ne è per tutti e sono davvero buoni! Di qua ci sono altre ceste, servitevi!-  dicono gli addetti alla distribuzione. E così ognuno mangia finchè ne ha voglia.
Ioio si alza e prende due pani e due pesci dalle ceste per lui e il suo amico Cleopa, che si guarda intorno attonito e stenta a credere ai suoi occhi.
Intanto  cala  la sera su quella moltitudine di gente, che ormai sazia si prepara per la notte; Gesù consiglia ai discepoli di controllare che non vadano sprecati i pani e i pesci avanzati.
Subito si danno da fare e riempiono dodici ceste di pani e pesci avanzati.
– Maestro dei cinque pani d’orzo … sono rimasti solo questi!!!- esclama uno degli amici più intimi di Gesù in tono scherzoso, e gli dà una pacca sulla spalla come per dirgli:
– Sei proprio straordinario, ci meravigli ogni giorno di più.-
Allora le persone presenti cominciano a pensare e ognuno si dà una spiegazione personale sull’accaduto; Cleopa si rivolge a Ioio che si guarda intorno smarrito:
– Questi è davvero il profeta che deve venire nel mondo! –
Guardano insieme Gesù che, sapendo che le guardie dell’imperatore stanno per  venire  a prenderlo, preferisce ritirarsi in disparte sull’altura lì vicino per stare un po’ solo.

 

RACCONTO N.3
A Cafarnao
Cleopa e Ioio decidono di restare lì per la notte e di incontrare Gesù il mattino successivo. Ormai sono troppo curiosi, vogliono sapere di più su di  lui.
Al sorgere del nuovo giorno, la grande folla riprende vita; tanti ripensano alla sera precedente e al cibo offerto loro da Gesù e dagli apostoli, altri si mettono subito alla ricerca di Gesù chiedendosi:
– Ma dove sarà? Ancora sulla collina a pregare?-
– No, no – esclama un anziano esperto pescatore – non vedete che c’è una solo barca!-
Un uomo che non aveva dormito tutta al notte dall’emozione per quanto aveva visto, disse:
– I suoi discepoli sono partiti all’alba su una barca diretti a Cafarnao, ma lui non era in barca con loro.-
Intanto da Tiberiade continuano ad arrivare altre imbarcazioni cariche di gente che vuole conoscere ed ascoltare Gesù. Quando si accorgono che né Gesù, né i suoi discepoli sono più lì, salgono sulle barche alla volta di Cafarnao.
– Dai Ioio, sali su, andiamo anche noi alla ricerca di Gesù.-  dice Cleopa. Il suo amico non se lo fa ripetere e con un salto, è già sulla barca.
Giunti a pochi metri dalla riva presso Cafarnao, sulla riva nord-occidentale del lago di Tiberiade,  Cleopa vede tra gli arbusti verdeggianti, Gesù.  Tira la barca a riva e, fissatala velocemente con una corda , corre implorando l’amico di seguirlo e spicciarsi:
– Dai, muoviti, voglio parlarci!-
– Si, si anch’io voglio conoscerlo….ehm… vorrei ma mi vergogno un po’; cosa gli dico?- domanda impacciato Ioio.
Cleopa gli rivolge uno sguardo severo e lo esorta:
– Per favore, non mi far perdere pure questa occasione|-
Non si perde l’occasione, perchè alza gli occhi e Gesù è lì, come ad aspettarlo.
– Maestro, quando sei venuto qua?- gli domanda.
– Gesù risponde con tono pacato, ma deciso:
– In verità, in verità vi dico, voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato quei pani e vi siete saziati. –
Tutto chiaro? Niente, Cleopa e Ioio non hanno capito questo difficile discorso.
– Forse sarà il caso di continuare a seguirlo per conoscerlo meglio.- dice all’amico
– Sicuramente, io non ho capito un granché, ma sto bene qui dov’è lui.